Nel servizio di Canale 5 ci si affretta a sciorinare il numero dei miliardi investiti per l’ambientalizzazione, si parla di produzione di acciaio a impatto ambientale tendente allo zero, si parla dello stabilimento tarantino come strategico nella siderurgia italiana. Molto strano che nessun cenno venga fatto, sulla rete televisiva nazionale, al fenomeno emissivo verificatosi proprio ieri, nello stesso giorno della messa in onda del servizio.
Un mondo di pura fantasia, edulcorato e lontanissimo dalla triste realtà, quello costruito ad hoc ed in maniera piuttosto servile da Canale 5, dall’altra le immagini di ieri che hanno testimoniato l’ennesimo episodio di slopping dall’acciaieria 2, slopping che incenerisce prima di tutto i polmoni dei lavoratori che sono a diretto contatto con gli impianti e che, in quella fabbrica, sono costretti a viverci, per poi arrivare ai cittadini, da tantissimo tempo ormai vittime delle sciagurate scelte industriali che non tengono conto della dimensione umana.
Non interessa evidentemente a Canale 5 riportare quanto accaduto nelle ultime ore, non importa rilevare la mancanza di manutenzione sugli impianti che espone a costante e grave rischio i lavoratori, e non importa la totale precarietà in cui si trovano i circa 12 mila lavoratori tra diretti, indiretti e ex Ilva in As.
Del resto è ormai risaputo che il Belpaese non brilla per libertà di stampa. Probabilmente se siamo in questa gravissima situazione, non è escluso che sia anche a causa della cattiva e distorta informazione diramata da alcuni organi di informazione nazionali”.
Franco Rizzo e Sasha Colautti
Esecutivo Confederale Usb
USB Taranto