Quella degli lsu – Lavoratori Socialmente Utili- è una battaglia storica. L’obiettivo era la internalizzazione dei servizi di pulizia delle scuole, appaltati a cooperative che troppo spesso sfruttavano i lavoratori e le lavoratrici, guadagnando somme ingenti e, in cambio, pagando salari al limite del tollerabile, con contratti sempre più precari. Una pesante condizione che riguardava più di 12.000 lavoratrici e lavoratori, sparsi in quasi tutte le regioni d'Italia, ma concentrati principalmente in quelle meridionali.
I loro posti di lavoro sono stati mantenuti in questa condizione di precarietà per decenni , a dimostrazione del fatto che lo Stato era consapevole della loro funzione e che, prima o poi, sarebbe stato necessario assumerli in forma stabile.
Grazie alle loro lotte, che USB ha avuto la capacità di cogliere e organizzare, si è ribadito che, come scritto nella Costituzione, la scuola deve essere pubblica e statale e pubblico e statale deve essere tutto il personale che vi lavora, per assicurare la qualità per gli studenti e la sicurezza per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
La loro lunga battaglia, conclusasi con l’assunzione da parte dello Stato, deve diventare un esempio per tutti i lavoratori che svolgono una funzione nella pubblica amministrazione, ma vengono sottoposti a contratti precari e poco dignitosi.
La prova lampante che solo organizzandosi e lottando per difendere diritti e la dignità, si può migliorare la propria condizione. Ma soprattutto che solo uniti si vince
Aderente
alla FSM