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PRIVATO PUGLIA

ex LSU "primi risultati della lotta"

Bari,

Grazie alla protesta dei Lavoratori ex LSU arrivano

i primi importanti risultati:

i Consorzi hanno revocato le procedure di licenziamento!

  

Dopo le mobilitazioni a partire dallo sciopero generale dei lavoratori ex LSU del 6 febbraio culminate nei presidi del 9 marzo davanti alle Prefetture di diverse città (Roma, Bari, Lecce, Cosenza, Benevento, Potenza, Latina, Rieti  e Frosinone solo per citarne alcune), si è raggiunto un primo importantissimo risultato:

venerdì 13 marzo i Consorzi che gestiscono il servizio presso le Istituzioni Scolastiche (CICLAT, MANITAL, MILES e CNS),

hanno revocato le procedure di licenziamento.

 

Questo primo risultato è frutto della caparbietà dei lavoratori e delle numerose mobilitazioni, presidi e assemblee tenute in tutte le Regioni dai Sindacati di Base RdB-CUB, Cobas ed SdL.

 

Tuttavia, nonostante il ritiro dei “licenziamenti”, mancano ancora, le risorse necessarie per poter dirci soddisfatti. Insomma se i soldi per arrivare a fine anno (31/12/2009) ci sono, ribadiamo che debbano da subito essere stanziati, perché solo cosi possiamo assicurare continuità di lavoro a tutti scongiurando il rischio di non lasciare a casa alcun lavoratore.

 
Da oggi la nostra attenzione ed il nostro sforzo, che portiamo avanti dall’inizio di questa “falsa” stabilizzazione, sarà di lavorare affinché “l’impegno” ad aprire un confronto per giungere alla internalizzazione del servizio (vera stabilizzazione) sia concreto e tenga conto del servizio che svolgiamo come ex LSU riconoscendo le professionalità acquisite e le mansioni effettivamente svolte in tanti anni.

 

Ci sarà ancora bisogno di tutto il vostro impegno perché tante sono le insidie che ci aspettano, a partire da quella economica (ribadiamo mancano ancora i soldi), ma soprattutto bisogna evitare che sulla pelle dei lavoratori ci siano accordi scellerati tra il padronato e i sindacati amici.

 

Insomma, nonostante le tante parole rassicuranti, confermiamo la necessità di mantenere alta l’attenzione e rilanciare le mobilitazioni in attesa di atti concreti e soluzioni adeguate, esaurienti che vadano verso la internalizzazione del servizio.