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Malpensa,

Accordo AH del 26 luglio 2019 FINALMENTE UN ACCORDO CHE DICE BASTA WELFARE AZIENDALE: DAL 2020/2021 UN PREMIO DI RISULTATO IN BUSTA PAGA CON TASSAZIONE 10%

In data 26 luglio 2019, a poche ore dall’inizio del Bridge - dopo mesi di trattative continuamente boicottate da alcune organizzazioni sindacali che, oltre ad aver preteso tavoli separati, in modo strumentale hanno abbandonato le trattative su problematiche che coinvolgono i lavoratori economicamente, ma soprattutto sulle criticità delle condizioni di lavoro a cui tutti i dipendenti sono sottoposti - abbiamo assistito ad un teatrino deplorevole ed ingiustificato, al limite della follia.

 

Anche i muri sono a conoscenza che i confederali hanno abbandonato diverse volte il tavolo perché la posizione richiesta della maggioranza di quelle OO.SS. era di un gettone presenza di euro 5,00 al giorno in Welfare legato alla reale prestazione lavorativa, lasciando fuori tutti i lavoratori con malattie oncologiche, o in infortunio o in permesso per Legge104/92, o chi ha le ferie o utilizza i rol, o chi è in congedo obbligatorio. Facendo due conti, un lavoratore che è presente per tutto il periodo del BRIDGE, che non è assente neanche un giorno, arriva a percepire tra i 300,00 e i 330,00 euro. Immaginiamo chi all’interno del Bridge ha le ferie programmate, ha un parente disabile e utilizza la 104/92, se non fa neanche un giorno di malattia forse, e diciamo forse, arriva a percepire 200,00 euro.

 

Ora leggiamo comunicati, nei quali queste organizzazioni dichiarano di avere abbandonato il tavolo perché volevano per tutti i lavoratori di AH lo stesso trattamento dei lavoratori di SEA, di fatto un premio di GRUPPO SEA, che sicuramente sarebbe una richiesta più condivisibile rispetto ai 5,00 euro/giorno da loro realmente richiesti, però fare sindacato è un'altra cosa. Se veramente volevano lo stesso trattamento per tutti i lavoratori di SEA e AH, perché hanno sottoscritto un accordo sul Bridge solo con SEA invece di rivendicare veramente un premio di Gruppo, e unificare le lotte dei lavoratori del Gruppo SEA invece di dividerli ulteriormente?

Leggiamo inoltre informative che dichiarano che hanno abbandonato il tavolo sull’accordo perché loro rivendicavano una gratificazione basata sulla presenza giornaliera durante i tre mesi del Bridge, non condividendo l’accordo legato all’assenza per malattia. Solo quattro mesi fa hanno sottoscritto l’accordo sul welfare per il 2018 con lo stesso principio e basato sull’assenza per malattia su un anno intero e a posteriori.

 

                                                                         VENIAMO AI FATTI

 

La mattina del 26 luglio 2019 è programmato alle ore 10 l’incontro con AH e tutte le OO.SS. - CGIL, CISL e UGL mandano una comunicazione ad AH in cui dichiarano che saranno al T2 sotto la palazzina a fare un presidio con volantinaggio e non saranno presenti all’incontro, utilizzando le 4 ore di sciopero nazionale da loro indetto (adesione al 2/3%). A breve giro di posta, esce un comunicato tramite i social dove dichiarano che non parteciperanno all’incontro. Alle ore 11 una decina di dirigenti e delegati di Cgil, Cisl, Ugl si presentano sotto la palazzina del terminal 2 con qualche bandiera, dopo mezz’ora però, chiedono un incontro per le ore 14.

Alle 14.15 circa riprende la negoziazione, alle 14.43 mini rissa nel tavolo dei Confederali, ci risulta tra dirigenti Cgil e Uil. A quel punto Cgil, Cisl e Ugl abbandonano il tavolo. Al tavolo dei Confederali la sola Uil si prende la responsabilità di rimanere in contrattazione. Tutto questo a poche ore dal Bridge, sulla pelle dei lavoratori: ricordiamo che da Linate ci sono lavoratori che dovranno venire a Malpensa tutti i giorni e stare in ballo 11 ore al giorno, e in mancanza di un accordo, il CCNL prevede solo il rimborso spese viaggio. Con l’accordo si garantisce a questi lavoratori, se presenti tutti i giorni, per tre mesi, quasi 2000,00 euro netti in busta paga, oltre la possibilità di eventuali cifre in Welfare che possono raggiungere i 600,00 euro.

         

CONTENUTI ACCORDO “26 LUGLIO 2019” AIRPORT HANDLING

 

Per tutti i lavoratori in trasferta da Linate a Malpensa (anche per i lavoratori con contratto di somministrazione), per ogni giornata di effettiva presenza sarà riconosciuta in busta paga una somma forfettaria pari ad euro 30,00 netti.

Per tutti i lavoratori di Linate e di Malpensa (Quadri, Impiegati, Operai), lavoratori occupati con contratti di somministrazione, in riferimento al periodo 01/08/2019 – 31/01/2020, sarà riconosciuta una erogazione attraverso il sistema di Welfare già esistente, in base al parametro registrato di intensità lavorativa come segue:

 

Premesso che: non saranno considerate assenze i giorni di malattia connessi a patologie previste dall’art. H29 del CCNL, infortuni sul lavoro, infortuni in itinere, congedi di paternità e maternità obbligatori, i permessi ex L.104/92, le giornate di ferie, i rol, oltre alle assenze per assemblee e scioperi;

 

Euro 400,00 per i lavoratori che non fanno più di 4 assenze dal 01.08.2019 al 31.01.2020, che diventano euro 600,00 per i lavoratori che non superano un giorno di assenza nel periodo 01.08.2019 al 31.10.2019

 

Euro 250,00 per i lavoratori che non fanno più di 8 assenze dal 01.08.2019 al 31.01.2020, che diventano euro 350,00 per i lavoratori che non superano un giorno di assenza nel periodo 01.08.2019 al 31.10.2019

 

Euro 150,00 per i lavoratori che non fanno più di 12 assenze dal 01.08.2019 al 31.01.2020, che diventano euro 250,00 se non superano un giorno di assenza nel periodo 01.08.2019 al 31.10.2019.

 

Euro 100,00 per i lavoratori che non superano un giorno di assenza nel periodo 01.08.2019 al 31.10.2019 e che superano i 12 giorni di assenza dal 01.08.2019 al 31.01.2020.

L’eventuale credito individualmente spettante, sarà messo a disposizione entro il mese di febbraio 2020.

 

L’accordo prevede l’avvio di un percorso negoziale entro la fine del 2019 per l’introduzione di un premio di risultato a valere dall’anno fiscale 2020/2021.

 

USB insieme alle altre organizzazioni che sono rimaste ai tavoli, Uil, Flai, Sin.pa e CUB (che, anche se non ha sottoscritto l’accordo, è rimasta fino alla fine) ha negoziato per introdurre migliorie sostanziali rispetto alla proposta iniziale ed inaccettabile di AH, ed arrivare all’accordo migliore possibile in questo contesto.

 

USB ritiene che questo accordo dà la possibilità ai lavoratori, in modo preventivo, di conoscere i presupposti per il raggiungimento di un eventuale premio, e che dà la possibilità a tutti di poter raggiungere una cifra di 600,00 euro di credito Welfare al termine del Bridge.

  

USB con questo accordo ritiene di aver raggiunto comunque un obiettivo importante e fondamentale, in proiezione del prossimo anno, ossia la fine del Welfare Aziendale, attraverso l’introduzione di un Premio di Risultato che la normativa di Legge prevede sia erogato in busta paga e con una tassazione del 10% per tutti, e solo individualmente un lavoratore può chiedere che lo stesso sia erogato in Welfare Aziendale senza tassazione (es. 600,00 euro in Welfare Aziendale o 540,00 euro netti in busta paga).

Finalmente un accordo che mette fine al welfare aziendale e prevede un PDR per il 2020/2021.

 

USB insieme ai propri delegati e attivisti in questi mesi vigilerà e sarà pronta a dare battaglia rispetto alle condizioni e i carichi di lavoro a cui saranno sottoposti i lavoratori, alla formazione dei nuovi assunti, alla salute e sicurezza, che riteniamo un problema esistente a prescindere, anche se fosse stato firmato un accordo economico come quello di SEA o migliore.

USB invita i lavoratori a ragionare con la propria testa e a non farsi strumentalizzare da chi era pronto a sottoscrivere un accordo sui tre mesi del “Bridge” a 5,00 euro al giorno sulla presenza effettiva escludendo qualsiasi altra assenza.