Comunicato stampa
Lettera inviata alle autorità locali in materia di attività ed avviamento allo sport di tantissimi giovani della provincia di Catanzaro.
AL SINDACO DI CATANZARO
ALL’ASSESSORE ALLO SPORT COMUNALE
AL PRESIDENTE DEL CONI PROVINCIALE
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
AL DIRETTORE REGIONALE VVF CALABRIA
AL DIRIGENTE NAZIONALE ATTIVITA’ SPORTIVE VV.F.
ALL’ASSESSORE PROVINCIALE ALLO SPORT
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLO SPORT
AL PRESIDENTE PROVINCIALE E REGIONALE FGCI
Fare sport a Catanzaro è difficile!!
Il problema principale è rappresentato dalle strutture che sono carenti, quelle esistenti sono malridotte, quindi gli sportivi -dal più piccino atleta al dirigente più anziano- si devono adattare ed adeguarsi alla situazione PER POTER ESERCITARE IL DIRITTO A FARE SPORT. Fare sport oggigiorno è una cosa essenziale, per svariati motivi :
la vita moderna ci costringe a fare meno movimento quindi serve a mantenere in moto il nostro corpo;
il movimento riduce la causa di molte malattie;
lo sport è motivo di socializzazione ed educazione al vivere insieme
lo sport è veicolo di fratellanza e linguaggio comune;
lo sport è educazione al rispetto delle regole e della legalità.
Molte istituzioni promuovono lo sport : la scuola, le federazioni sportive, gli enti di promozione, la polizia, i vigili del fuoco, ecc… per i vigili del fuoco è fondamentale l’attività fisica per prestare soccorso alla popolazione. Tantissime istituzioni vedono nello sport un veicolo di “immagine” un fatto positivo, tranne i vigili del fuoco di Catanzaro; o meglio, l’attuale dirigente dei vigili del fuoco di Catanzaro. Questo dirigente di cui possiamo vantare il suo arrivo nella nostra terra ormai da tanti mesi, di punto in bianco un giorno decide di bloccare di netto l’attività del gruppo di calcio destinato alle fasce giovanili.
Ha motivato questo blocco, con l’impossibilità di concedere il campetto all’associazione che per anni si è occupata di curare la formazione di tanti piccoli bimbi catanzaresi; ripetiamo “piccoli bimbi catanzaresi” non stiamo parlando di grandi calciatori super pagati; stiamo parlando di una associazione sportiva dilettantistica senza fini di lucro costituita dai vigili del fuoco per aggregare. Non stiamo parlando di una holding; stiamo parlando di persone che il campetto lo hanno costruito con le loro mani, lo hanno ideato, lo hanno curato; stiamo parlando di persone che ci hanno gettato ore ed ore, giornate intere, settimane ed anni per curare i ragazzini, accompagnarli in giro con le divise sportive “vigili del fuoco”; stiamo parlando di gente che si è spesa per il bene di tutti, perché fare sport è bene di tutti, a Catanzaro come a Roma od a Milano od in qualsiasi altra parte dell’universo, se parliamo di sport sano come quello che si faceva nel campetto di calcio del comando dei vigili del fuoco di Catanzaro sino a poco tempo fa. Si faceva!! Ora non si può fare più; il motivo??? Le persone estranee non possono entrare nel “”territorio”” dei vigili del fuoco!
Peccato però che questi divieti e limitazioni sono ad “”orologeria “” il 29 dicembre, in occasione della festa sportiva dignitosamente organizzata dal CONI provinciale, in quel campetto ci sono entrati -giustamente- gruppi sportivi senza che di vigili del fuoco fino al giorno prima sapessero nulla; entrare in quello spazio per molti bimbi è stato un motivo, è stato un episodio di avvicinamento, di conoscenza del mondo dei vigili del fuoco, un mondo fatto di soccorso, di autoscale, di tanti problemi, ma fatto anche di sport. Lo sappiamo tutti che i giovani sono attratti dal corpo nazionale dei VV.F. fino a ieri a Catanzaro dall’arrivo di questo dirigente .. ora non più! Eppure tante risorse vengono investite per curare l’immagine dei vigili del fuoco la loro vicinanza ai problemi della gente e poi in un battibaleno si getta alle ortiche quanto costruito faticosamente negli anni.
Quello che abbiamo registrato in questi giorni parlando con i tanti bambini a Catanzaro è che nel loro immaginario nella loro mente fantastica, i vigili del fuco sono brutti e cattivi, perché non li fanno giocare più nel campetto. Ecco perché ci siamo rivolti a chi della cultura dello sport ne ha fatto cavalli di battaglia e promozione al posto di un burocrate, quello dei VV.F attuale senza stimoli e senza predisposizione, forse dobbiamo ritenere che abituato a rinchiudersi nelle comode stanze … lo sport lo stressa.
Per noi operatori del soccorso è indispensabile e necessario avere intorno a noi gente che svolge attività sportiva e ci stimola come operatori ad essere sempre più preparati a gestire il soccorso.