Alle 21.00 di oggi 15 marzo è terminato lo sciopero dei ferrovieri del trasporto passeggeri.
Registriamo un'adesione convinta e massiccia: un'ulteriore prova di forza e dignità dei lavoratori che non si rassegnano a vedere peggiorate le proprie condizioni di lavoro.
Questo nonostante il silenzio stampa calato su una vertenza che dura ormai da due anni. Siamo ormai al regime: una stampa molto attenta ad informarci sui pruriti del potente di turno, in cattedra quando deve darci lezioni sulla professionalità- quella altrui!- ormai completamente asservita.
Una grande adesione alla faccia di Alesse - presidente della commissione ammazza-scioperi - che anche in questa occasione si è distinto per i continui tentativi di sabotaggio dello sciopero.
Una adesione che ci convince sulla giustezza della strada intrapresa.
Su pensioni, condizioni di lavoro, sicurezza, reintegro dei licenziati, democrazia sindacale non molliamo.
Un'adesione che da forza alla lotta contro la privatizzazione del gruppo Fs , utile solo ad arricchire ulteriormente speculatori ed evasori e che espropria la collettività di un bene comune, quello al trasporto pubblico. La messa a gara del trasporto regionale è solo una variante locale dello stesso processo.
Una adesione pressoché totale al trasporto regionale dell'Emilia Romagna che lancia anche un chiaro messaggio a giunta regionale, assessore alla mobilità Donini e imprese di trasporto: i diritti dei lavoratori non possono essere l'oggetto nella fase di negoziazione che si è avviata a seguito dell'offerta al rialzo presentata dalla cordata Trenitalia-Tper.