(131/20) Nella versione definitiva del DPCM firmato dal premier Conte il 24 ottobre è stata cancellata la norma che figurava nella bozza circolata ufficiosamente e che prevedeva la sospensione di tutti i concorsi pubblici e privati. L’INPS ha confermato lo svolgimento delle selezioni per i passaggi di area e questa mattina finalmente si parte con le prove d’esame presso le direzioni regionali e di coordinamento metropolitano e la direzione generale.
Quello del possibile blocco delle prove è solo l’ultimo degli ostacoli che le lavoratrici e i lavoratori delle aree A e B hanno dovuto superare. Dapprima la determinazione N. 177 del 19 dicembre 2018, a firma di Boeri, che prevedeva una prova scritta e una prova orale, poi la lunga attesa della pubblicazione dei bandi, dopo che il presidente Tridico con la determinazione N. 184 del 18 dicembre 2019 aveva cancellato il colloquio come modalità selettiva, poi ancora la grottesca vicenda della protocollazione delle domande.
Nel nostro comunicato di ieri abbiamo ricordato la richiesta della USB di far svolgere le prove entro il mese di settembre, così da scongiurare i problemi legati alla forte crescita della diffusione del virus SARS-Cov-2 che si sta registrando in questi giorni. Le responsabilità ci sono, ma oggi vogliamo dedicare un pensiero alle colleghe e ai colleghi che affronteranno la prova e a quelli che lo faranno nei prossimi giorni, augurando a tutti di conquistare l’idoneità, così da essere inseriti favorevolmente in graduatoria, in attesa dell’ampliamento dei posti che dovrà portare tutti quelli che supereranno la prova ad ottenere il passaggio all’area superiore.
Nel frattempo continua il lavoro di confronto con tutte le altre organizzazioni sindacali del Comparto Funzioni Centrali sulla revisione del sistema di classificazione e ci stiamo impegnando perché anche chi non ha il titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno all’area superiore possa partecipare in futuro alle selezioni. Ci sono soluzioni legislative e contrattuali: l’importante è risolvere definitivamente il problema del mansionismo per tutte e tutti.
Oggi si riunirà a livello nazionale in modalità call conference il tavolo sindacale per monitorare l’accordo del 3 giugno, come da noi più volte richiesto, alla luce dell’impennata di contagi e tenendo conto delle indicazioni dei recenti decreti che sollecitano un diffuso utilizzo dello smart working nella pubblica amministrazione. A quel tavolo ci impegneremo come sempre per tutelare le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto, mettendo al primo posto la tutela della sicurezza e della salute. Nella riunione sarà anche ulteriormente esaminato l’elenco della mobilità tra profili, auspicando la piena conformità delle scelte che saranno assunte ai contenuti del bando e una celere sottoscrizione del provvedimento.