La RSU del Comune di Firenze, dopo il tentativo di raffreddamento presso la Prefettura, preso atto della mancanza di volontà da parte della delegazione di parte pubblica di tradurre i contenuti della delibera di Indirizzo di Giunta del 6/12 in conseguenti atti amministrativi, cioè mettere a disposizione la cifra prevista nel bilancio preventivo, sufficiente a rispettare gli impegni necessari al contratto decentrato, respinta l’ennesima dilazione di tempo (due o tre settimane) voluta dall’amministrazione, proclama formalmente lo stato di agitazione, invitando i lavoratori ad aderire a tutte le iniziative di lotta che verranno programmate dalla RSU per la difesa della nostra retribuzione e per un nuovo contratto integrativo.
Per questo motivo e su queste tematiche invitiamo i lavoratori della Polizia Municipale a partecipare a una prima iniziativa di sciopero già prevista per domenica 25 novembre 2012, invitiamo inoltre per la stessa giornata tutti i colleghi a partecipare alle iniziative che verranno comunicate nei prossimi giorni.
USB: alcune riflessioni sulla giornata di ieri (19/11)
Con questa breve nota, che non vuole assolutamente essere un segno di distinguo rispetto al percorso unitario condotto almeno fino ad oggi all’interno del Comune di Firenze, percorso unitario che però non cancella le diversità esistenti, vogliamo esprimere alcune considerazioni sulla giornata di ieri.
In mattinata di fronte al Prefetto si è consumata definitivamente ogni residuale speranza che la delegazione trattante fosse conseguenziale all’atto di indirizzo emanato dalla Giunta, ed abbiamo avuto la riprova del totale disinteresse di questa nei confronti del salario accessorio di 4800 dipendenti, cosa grave per chi dall’alto degli oltre 100.000 € di retribuzione è deputato anche a questo oltre che a mantenere relazioni sindacali all’interno dell’Ente degne di questo nome.
Nel pomeriggio circa 800/1000 lavoratori hanno risposto all’invito alla mobilitazione della RSU, tanti, ma potevamo anche essere di più, dando vita ad un rumoroso e combattivo presidio manifestazione fuori e dentro Palazzo Vecchio, che ha cercato di raggiungere il Salone de Dugento dove era in corso il Consiglio Comunale. Come dicevamo i lavoratori hanno cercato di entrare in Consiglio, ma questo è stato impedito dalla presenza delle Forze dell’ordine, cosa totalmente inconsueta all’interno di Palazzo Vecchio, ove il mantenimento dell’ordine pubblico è affidato alla Polizia Municipale, probabilmente un segno dei tempi in cui viviamo, dove la domanda di bisogni sociali viene affrontata solo come un problema di ordine pubblico.
In Palazzo Vecchio abbiamo misurato, e chi non ci credeva ne ha avuto la riprova, la distanza siderale fra la casta politica, che ci dovrebbe rappresentare, asserragliata dietro le porte del salone de Dugento e i cittadini lavoratori del Comune di Firenze che chiedevano di incontrala.
Insomma per concludere, una giornata che ci ha insegnato ancora una volta con forza, che il tempo dei piaceri, delle promesse elettorali e delle regalie per qualcuno, è finito, e che potremo ottenere solo quello che saremo in grado di conquistarci.
20 novembre 2012