Il 17/05/2013, presso la Sala Riunioni dell’Ufficio delle dogane di Trieste, si è tenuta la riunione sindacale con l’Amministrazione, avente per oggetto “Organizzazione dell’Ufficio delle dogane di Trieste e conseguente distribuzione del carico di lavoro”.
In tale occasione, abbiamo evidenziato che, anche vista l’attuale situazione di carenza sempre maggiore di personale, appare necessario, ora più di allora, addivenire ad una ottimizzazione del lavoro (qualcuno direbbe: “lavorare meglio per lavorare meno”) utilizzando adeguatamente le risorse disponibili e tenendo conto della loro professionalità. Abbiamo quindi chiesto che ci venga data informazione riguardo: 1) I carichi di lavoro dell’Ufficio, 2) Chi fa cosa, 3) Se gli Incaricati ai vari servizi possiedono una formazione personale e professionale adeguata ai compiti che svolgono, anche in relazione a quanto previsto dai profili professionali, così come definiti con Direttoriale del 11/11/2011.
Applicando un paragone automobilistico, prima le autovetture consumavano molto, avevano basse prestazioni e offrivano uno scarso confort. Ora, le autovetture, pur consumando molto meno, offrono livelli di prestazioni e confort molto elevati. Quindi, pur non volendo paragonare le Persone a delle macchine, per ottenere un elevato livello di efficienza (prestazione) con bassi consumi/costi (viste le ridotte disponibilità) crediamo sia necessario garantire al Personale un ambiente lavorativo in cui si possa operare serenamente, nella consapevolezza: 1) di quello che c’è da fare, 2) di come deve essere fatto. Per fare ciò, l’Amministrazione deve necessariamente investire veramente su tutto il Personale.
In merito alla formazione abbiamo evidenziato che, il training on the job, tanto in uso negli uffici dell’Agenzia delle Dogane del Friuli Venezia Giulia, non può essere uno strumento di “sostituzione” ma deve essere un elemento di “integrazione” alla formazione personale (scolastica) e professionale (esperienza, corsi) del Lavoratore/Lavoratrice.
Inoltre, facendo particolare riferimento alla c.d. integrazione dogane/accise, appare quantomeno poco efficiente, viste le aspettative dell’Amministrazione riguardo ai risultati qualitativi auspicati, impiegare il personale senza tener conto delle peculiarità tecniche (periti industriali – ingegneri), peraltro previste per Legge, necessarie per potersi rapportare, in maniera efficace, nel settore delle accise. Sembra quanto meno singolare la destinazione, in taluni casi, di personale tecnico in settori contabili/amministrativi con il contestuale impiego di personale contabile/amministrativo in settori tecnici.
Applicando un paragone medico, chi ha problemi di natura ortopedica, difficilmente si rivolgerà a un oculista. Tanto, sebbene sia l’ortopedico che l’oculista siano dei medici.
Infine, pur esprimendo la consapevolezza che non fosse quella la sede adeguata, abbiamo ribadito il pensiero da noi esposto nel corso di precedenti convocazioni regionali/interregionali in merito alla formazione e alle difficoltà manifestate dall’Amministrazione nel reperire volontari per i corsi. Riteniamo che, almeno per taluni argomenti proposti, a puro titolo di esempio i corsi di base, potrebbero essere organizzati incontri formativi a livello locale, facendo muovere i docenti verso gli uffici e non gli uffici verso i docenti/direzioni.
Questo, a nostro avviso, consentirebbe un notevole risparmio economico (tempi/viaggio/vitto/alloggio) con la possibilità inoltre di ampliare la platea dei discenti, ivi inclusi quelli che a prescindere, per motivi familiari e/o personali, non possono iniziare la loro giornata lavorativa la mattina presto e terminarla la sera, dati anche i non trascurabili tempi di viaggio necessari per raggiungere la sede dei corsi.