È uno sciopero difficile ma necessario, per opporci alle politiche di sacrifici imposte dall’Europa e portate avanti con diligenza dal governo Renzi. Scioperiamo per noi e per il futuro dei nostri figli, ai quali si prospetta un quadro di completa precarietà nel lavoro e di miseria al momento della pensione. Scioperiamo per il rinnovo del nostro contratto nazionale di lavoro, contro la prepotenza di tenerlo bloccato addirittura fino al 2020. Scioperiamo per impedire che siano spazzate via le funzioni dell’ente in cui lavoriamo.
Se lo sciopero non servisse più a niente, perché padroni, sindacati complici e governo sono così impegnati a vincolarlo con norme stringenti o addirittura a non riconoscerlo più come diritto individuale riconosciuto dalla Costituzione?
Aderente
alla FSM