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Economia e Finanze: Tesoro

FUA 2012: L'OPERAZIONE "FONDI E FAVORI AL GABINETTO DEL MINISTRO"

Roma,

Si è tenuta in data odierna la riunione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali sull’accordo di regolazione del Fondo Unico d’Amministrazione 2012 e sul protocollo d’intesa per il reperimento di risorse aggiuntive da destinare al salario accessorio ai sensi dell’art. 16 Legge 111/2011.

L’Amministrazione si è presentata al tavolo senza l’iniziale presenza, nella delegazione di parte pubblica, del Capo del DAG ed ha iniziato la riunione tentando di glissare sulla questione fondamentale dei fondi destinati agli uffici di diretta collaborazione del ministro.

Ovviamente questo tentativo è stato vanificato dal deciso ed immediato intervento dell’USB MEF che ha chiesto conto non solo delle oscure procedure del passato sulla destinazione dei suddetti fondi ma anche sulla gestione attuale.

L’Amministrazione, in evidente difficoltà e fortemente pressata dalla nostra Organizzazione Sindacale, è stata costretta a fornire alcune informazioni aggiuntive che hanno reso ancora più inquietante l’operazione “fondi e favori al Gabinetto del Ministro”.

La delegazione di parte pubblica, infatti, ha dichiarato che i fondi da destinare agli uffici di diretta collaborazione con il ministro, relativi al FUA 2012, sono già stati resi disponibili senza attendere gli esiti del confronto tra le parti. La prassi del canale privilegiato, che perdura dal 2001, quest’anno ha però determinato una situazione di forte criticità anche normativa poiché CGIL UIL ed UNSA, uniche firmatarie all’epoca, hanno finalmente disdetto formalmente l’accordo d’istituzione del fondo in questione. Pertanto queste risorse, oltretutto unilateralmente anticipate, non hanno più alcuna copertura contrattuale e dovrebbero essere quindi riacquisite nel Fondo Unico d’Amministrazione.

Tra l’altro è doveroso informare i lavoratori che l’accennato “canale privilegiato“, costruito da Amministrazione e parte politica, non riguarda solo il FUA ma tutti gli emolumenti accessori compresi i buoni pasto, sempre percepiti con perfetta puntualità e continuità dagli uffici di diretta collaborazione.

In sintesi, nel nostro dicastero c’è il Gabinetto del Ministro, dove non si hanno intoppi o ritardi nell’erogazione del salario accessorio e dei buoni pasto, e poi c’è tutto il resto del MEF, che aspetta anni per il salario accessorio e mesi interminabili per i buoni pasto.

L’Amministrazione, responsabile di questa insopportabile disparità di trattamento tra uffici dello stesso ministero, ha saputo solamente balbettare irricevibili giustificazioni.

La nostra Organizzazione Sindacale, invece, definisce queste discriminazioni una sintesi ottimale tra incapacità gestionale e scelte di servilismo culturale ed operativo nei confronti della parte politica.

La riunione si è avviata quindi a conclusione con la firma dell’accordo di regolazione del FUA 2012 (in allegato), che la USB MEF non ha sottoscritto, ed è definitivamente terminata con una disputa evanescente sull’opportunità di siglare un protocollo d’intesa sul reperimento di fondi aggiuntivi da destinare al salario accessorio ai sensi dell’art. 16 legge 111/2011. A tale proposito, la nostra Organizzazione Sindacale ha evidenziato invece la necessità di riavviare il confronto sul completamento degli sviluppi economici per tutti i lavoratori rimasti esclusi dalle precedenti procedure.

Le considerazioni finali su questa giornata investono non solo i temi specifici della contrattazione e del salario ma hanno anche una valenza culturale, etica e politica sull’operato dell’Amministrazione del MEF che si avvale delle norme e dei contratti per impedire un reale confronto sindacale mentre, nella gestione degli uffici di diretta collaborazione con il ministro, supera la contrattazione stessa ed utilizza i fondi di tutto il personale per anticipazioni ed erogazione puntuale di tutte le componenti del salario accessorio: legalista con i deboli e trasgressiva con i forti.

Come USB MEF abbiamo chiesto di acquisire tutta la documentazione utile a capire come vengono spesi i soldi di tutti per “stragarantire” pochi. Sarà infatti necessario esaminare nel dettaglio i due DM (cumulativi) che hanno istituito l’indennità degli uffici di diretta collaborazione con il ministro e le risorse da essi stanziate, conoscere la quantificazione delle indennità di turno e reperibilità e dello straordinario destinate a detti uffici dal 2001 al 2012 nonché i criteri di distribuzione delle risorse economiche complessive ai lavoratori per comprendere effettivamente fino a che punto l’Amministrazione si sia potuta spingere.

In ogni caso, sicuramente oltre.