Il 6/5/2015 si è tenuta la riunione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali concernente il FUA 2014 per definire:
- i criteri di ripartizione tra il fondo unico di amministrazione e il fondo separato della dirigenza riguardante le somme relative al servizio di assistenza fiscale, alle convenzioni con soggetti pubblici e alle economie di gestione;
- la regolazione del Fondo Unico d’Amministrazione del personale delle aree.
La riunione è iniziata con informazioni preliminari del Capo della delegazione di parte pubblica dott. Ferrara riguardanti l’avvenuta firma, da parte del Ministro, del decreto di stanziamento delle risorse relative alla c.d. “cartolarizzazione”. Il Capo Dipartimento ha proseguito affermando che sono in corso gli ultimi approfondimenti sul Contributo unificato, resisi necessari prima di attivare il tavolo negoziale a causa delle criticità riscontrate sulla proposta di ripartizione trasmessa dal Dipartimento delle Finanze al DAG. Lo stesso Capo Dipartimento si è inoltre impegnato a velocizzare i tempi di trattazione dei suddetti pezzi di salario accessorio, manifestando anche l’intenzione di rivedere la struttura dell’impianto normativo del comma 165 per il prossimo anno. Il dott. Ferrara ha completato l’intervento dichiarando l’intenzione di programmare una serie di tavoli negoziali tematici, in particolare su materie del contratto integrative da rivedere e su altre da affrontare ex novo.
A questo punto si è passati all’esame del primo dei 2 argomenti all’ordine del giorno che ha impegnato i presenti in un confronto di oltre 3 ore.
La dilatazione del tempo di discussione è stata provocata sia dall’introduzione nella discussione di altre problematiche che non trovano più spazio di confronto per la forte contrazione delle relazioni sindacali sia dai contenuti della proposta specifica presentata dall’Amministrazione in ordine alla ripartizione delle risorse tra personale delle aree e dirigenti. L’esame del documento, infatti, è stato fortemente condizionato dalla volontà irriducibile di una parte del tavolo negoziale di aggirare la perdita di un centinaio di euro per i dirigenti determinata dalle norme sui tetti salariali. Alla fine, dopo un’estenuante confronto, si è ritornati all’accordo dell’anno scorso lasciando inalterate le percentuali di suddivisione dei fondi ed eliminando la novità della clausola che avrebbe reso “automatico” l’accordo anche per le prossime tornate negoziali.
Si è consumata, invece, in un lampo la firma dell’accordo di regolazione del FUA 2014, avvenuta senza neanche un pronunciamento del classico giro di tavolo perché la proposta dell’Amministrazione è stata immediatamente firmata prima da Cgil-Cisl-Uil e poi da tutte le altre sigle sindacali ad eccezione della USB.
Questa proposta, diventata accordo, ricalca in parte la struttura retributiva di quella dell’anno precedente per quanto riguarda la corresponsione della quota dell’80% mentre rivede le indicazioni per il restante 20% oggetto della contrattazione decentrata locale introducendo un’ambigua formulazione di determinazione della quota individuale che potrebbe creare non pochi problemi a livello periferico.
Per completare il report dell’incontro, prima di passare al resoconto delle posizioni espresse al tavolo dalla USB e alle successive considerazioni, è necessario però informare i lavoratori circa le affermazioni dell’Amministrazione in merito alla sentenza di annullamento della circolare n. 2 del Dipartimento della Funzione Pubblica sulla malattia per accertamenti e lo strascico dell’inqualificabile intervento del Capo del Personale, nei confronti di una sigla sindacale, inerente alla comunicazione sindacale tramite mail istituzionale.
L’Amministrazione ha glissato sulle richieste di ripristinare la malattia per le visite mediche specialistiche, così come già avvenuto in altri ministeri, e si è avventurata in una propria forzatura interpretativa della sentenza per prendere tempo e continuare a vessare i lavoratori sulla limitazione del diritto primario alla salute.
La stessa Amministrazione non ha poi ammesso l’incidente di percorso sulla ormai “famosa diffida” all’utilizzo della mail istituzionale per diffondere l’informazione sindacale e la stessa autrice della “nota infelice” ha rivendicato, in modo nervosamente scomposto, le sue empiriche ragioni determinando un’ovvia e dura reazione della nostra Organizzazione Sindacale.
Questa è la cruda cronaca di un pomeriggio di un giorno da tavolo negoziale.
Nel merito delle questioni, la USB:
- ha espresso diffidenza sui cambiamenti prospettati dal Capo Dipartimento considerando che, in questo contesto, tutte le riduzioni di diritti salariali e generali vengono propagandate e contrabbandate come ”innovazioni”. Ovviamente ha dato la disponibilità ad un confronto che migliori l’attuale struttura degli istituti contrattuali;
-ha chiesto di anticipare i tempi di confronto del FUA 2015 per poter riavviare il percorso degli sviluppi economici;
- ha fermamente ribadito la difesa irrinunciabile al diritto primario dell’informazione sindacale denunciando tutti i tentativi di limitazione e intimidazione;
- ha rivendicato il ripristino della malattia per le visite specialistiche senza protrarre oltre il danno subito dai lavoratori e la discriminazione nei confronti degli altri ministeri che, in questa circostanza, hanno dimostrato ben altra sensibilità sociale rispetto al MEF;
- ha sollecitato tempi immediati e certi per la corresponsione dello straordinario;
- ha ancora una volta denunciato lo stato di deterioramento delle relazioni sindacali.
Terremo informati i lavoratori sui prossimi incontri, sui tempi di erogazione del salario accessorio e sugli sviluppi della vertenza sulle visite specialistiche.