Oggi, come Federazione del Sociale, insieme a una delegazione del Pubblico Impiego di USB Genova e una di Asia USB Roma, abbiamo mobilitato un presidio fuori Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, con l’obiettivo di intraprendere un percorso risolutivo riguardo la questione abitativa di Via Livorno. Gli inquilini del quartiere di Albaro sono stati coinvolti nella malagestione e nella conseguente dismissione degli immobili dell’INPS. Nonostante la mobilitazione di oggi e la pressione fatta nei giorni precedenti, abbiamo trovato ostilità nell’essere ricevuti da parte del consiglio dei capigruppo.
Casualmente, durante il presidio, è stato intercettato il sindaco Bucci, che ha voluto ascoltare le rivendicazioni della mobilitazione e si è impegnato verbalmente nell’aprire un tavolo con l’INPS allo scopo di acquistare l’immobile per renderlo nuovamente una casa popolare. Ciò è permesso dalla legge approvata nel 2021 che consente alle istituzioni territoriali di acquistare dagli enti pubblici gli immobili con uno sconto del 50%.
Con ciò il presidio non si è fermato e non ci siamo accontentati della promessa verbale fatta da parte del rsindaco perché l’intento era, ed è rimasto, quello di avere un confronto anche con il consiglio dei capigruppo. Le pressioni fatte sono state ripagate, dato che hanno accettato di riceverci martedì 5 aprile.
Purtroppo, la situazione in cui versano gli inquilini di Via Livorno non è l’unica né nella nostra città né nel resto d’Italia. Ad esempio basti vedere le ultime mobilitazioni organizzate nella periferia romana, a Livorno e a Bologna. Oggi più che mai, il tema del diritto all’abitare, come quello della precarietà in generale, sono temi che devono tornare ad avere la centralità che meritano.
Alla luce della giornata di oggi, noi non ci fermeremo e confidiamo che le istituzioni portino avanti con serietà gli impegni presi verbalmente.
Federazione del Sociale Genova