Lo scenario italiano del diritto alla casa è a dir poco catastrofico, abitare in una casa dignitosa sta diventando un privilegio, lo stato sociale è in fase di smantellamento oramai da decenni, si è smesso di costruire case, di acquisire immobili o di ristrutturare quelli già posseduti, portando inevitabilmente ad un aumento degli sfratti. L’ Edilizia pubblica è quotidianamente umiliata da mancati investimenti, carenza gestionale ed uso del Patrimonio a beneficio di dismissione e speculazione. In particolare a Genova, oggi si pensa più a costruire grandi opere di dubbia utilità, se non dannose per le famiglie genovesi, la funivia turistica, la Skymetro e i depositi chimici a Sampierdarena, mentre sempre più cittadini avrebbero delle esigenze materiali, la casa naturalmente è una di queste, ma anche avere un salario adeguato all’inflazione che avanza e, perché no, magari evitare di vedere quasi 4 morti al giorno sul posto di lavoro.
Il bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblicato ad agosto non si discosta per nulla dalle politiche appena citate, sarà prevedibile il numero crescente di domande corrisposto ad una disponibilità di case sempre minore. Il carattere deficitario di tale bando si palesa già a partire dai requisiti economici di accesso. Un esempio, se nel 2021 avevi un Isee nella media ma a gennaio 2022 hai perso il lavoro facendo calare drasticamente il tuo reddito, non hai diritto ad accedere alla graduatoria, oppure basti vedere che non viene assegnato alcun punteggio alle famiglie numerose, eppure il centrodestra ha sempre fatto propaganda incentivando la natalità, forse si trattava solo della natalità di una certa classe, immaginiamo sia meglio non far nascere bambini poveri.
Per rispondere a tutto questo Asia-USB ha lanciato una giornata di mobilitazione nazionale, una giornata di Lotta in favore del Diritto all’Abitare e alla Casa, ci sono state mobilitazioni in tutta la penisola. Milano, Bologna, Livorno, Torino e in particolare il corteo di Roma che è diretto al ministero delle infrastrutture.
Anche a Genova abbiamo colto l’occasione, avremmo preferito farlo il 19, ci abbiamo anche provato, ma la burrasca ha avuto la meglio. Con questo primo striscione lanciamo la campagna per il diritto all’abitare, abbiamo deciso di metterlo di fronte al matitone e ai suoi uffici, in quanto simbolo, per mandare un messaggio chiaro: “noi non faremo un passo indietro” e da oggi, periodicamente, inizieremo a segnalare una serie di immobili, inutilizzati, abbandonati e alcuni anche fatiscenti, su cui le istituzioni non investono privando decine di famiglie che potrebbero usufruirne, garantendo loro il diritto ad un’abitazione dignitosa.
Asia-USB Genova