L'Arena è il peggio del trash televisivo offerto sui palinsesti delle reti nazionali, una trasmissione di pessimo gusto e di pessima fattura, uno strumento attraverso il quale l'unico obiettivo da raggiungere è quello di impallinare gli ospiti, meglio ancora se lavoratori dipendenti perché la sindrome dei “furbetti” è molto di moda, senza alcuna capacità di analisi e di approfondimento, senza nessuna valutazione di altro tipo ma sopratutto più seria.
Domenica 16 ottobre si è ripetuto il solito copione, una intera categoria di lavoratori impallinata e messa alla gogna da una polemica sterile quanto inutile e da cui, come organizzazione sindacale, prendiamo solennemente le distanze.
Ben altri sono i problemi da risolvere, ben altro ci aspetta ed abbiamo la consapevolezza che essi vanno affrontati sul piano generale, quello che mette in discussione le scelte politiche che ci hanno portato allo sfascio attuale, piuttosto che su quello aziendale.
Per restare in tema di Regio Decreto 148/31 siamo più preoccupati per la completa e prossima abrogazione dello stesso senza nessuna normativa legislativa che lo sostituisca, ma bensì una piccola clausola contenuta nella riforma del TPL, in fase ultima di approvazione, che rimanda al prossimo rinnovo di CCNL, pertanto , visto come CGIL-CISL-UIL-UGL e CISAL rinnovano i contratti di categoria, c'è da preoccuparsi seriamente!
Siamo preoccupati per la spinta, del combinato disposto della Madia e la riforma dei servizi pubblici locali a rilevanza economica (TPL), verso una privatizzazione selvaggia del settore che, dove avvenuta, ha portato perdita di diritti, peggioramento del servizio offerto ed ulteriori aumenti tariffari.
In Campania abbiamo il TPL ancora con la spada di Damocle dello stato di crisi, dichiarato dalla giunta Caldoro e non ancora ritirato dall'attuale giunta De Luca, quello di uscire dalla crisi che attanaglia il settore sarebbe il primo passo, ma poi ci sarebbe altro, c'è da risanare ANM, oggetto di tante promesse elettorali che si stanno sgretolando, c'è CTP che ci appare come la prossima vittima sacrificale dopo ex EAVBus, quest'ultima, ramo gomma di EAV, in balia delle onde e senza futuro certo, abbiamo CSTP già ceduta a BusItalia, EAV Ferro che aspetta le risorse per il risanamento dal governo centrale, l'ex ACMS, ora CLP, che vive una situazione assurda!
Milioni di km di trasporto locale pagati da soldi pubblici con aziende al tracollo, perché nessuno si indigna pe questo?
Non ci sembra affatto poco per alzare la voce e protestare, ecco perché parlare di taluni argomenti piuttosto che di temi seri, non può far altro che male agli autoferrotranvieri ed ai cittadini campani; ma c'è di più, vogliamo la sicurezza dei mezzi su cui lavoriamo, autobus e treni, perché spesso, solo per la provenienza da quella che definiamo la “cultura del lavoro” di molti addetti e per fornire in ogni caso il servizio ai cittadini, si riesce a garantire l'uscita dei mezzi dai depositi, vogliamo che le strade, ferrate ed asfaltate, siano all'altezza del compito che devono assolvere, piuttosto che vedere rotaie che si divaricano al di sotto dei treni ed ammortizzatori degli autobus saltare per le buche in strada, pretendiamo sistemi di sicurezza stradali e ferroviari tali da potere uscire di casa per il lavoro sereni e sicuri di ritornarci e far sentire tranquilli i nostri viaggiatori.
Vogliamo investimenti forti per il TPL, perché la mobilità sui territori è altrettanto importante della mobilità “extra lusso” dell'alta velocità, pretendiamo politiche serie per la sostenibilità del trasporto locale, aumenti salariali adeguati, contratti nazionali veri e non farlocchi, assunzioni e sblocchi del turn over, tariffe sociali!
In una sola frase si può dire che che vogliamo lavoro e stato sociale.
USB per questo il 21 ottobre ha proclamato uno sciopero generale nazionale alla cui base vi è una piattaforma rivendicativa che chiede lo sblocco generalizzato delle risorse economiche, per rilanciare lavoro e welfare, per andare oltre i patti di stabilità.
Per questi motivi USB Lavoro Privato Campania prende come spunto una frase dell'attuale Presidente di EAV, dott.Umberto De Gregorio, il quale, all'indomani della penosa puntata dell'Arena di domenica 16 ottobre, ha dichiarato : «Io dai sindacati mi aspetterei uno sciopero per sbloccare le risorse finanziarie che il governo ci deve dal 2013 e che consentirebbero di evitare il fallimento dell’Eav. E invece si minacciano scioperi, poi rientrati, per ripristinare le tessere familiari.»
Lo sciopero generale del 21 ottobre va in questa direzione, chiede lo sblocco di risorse e fra queste anche quelle spettanti ad EAV, ma, più in generale, quelle che spettano a tutto il TPL Campano : è il momento di far sentire la voce degli autoferrotranvieri campani, è il momento di scioperare per i nostri diritti e quelli dei cittadini campani!
Giletti vaffanculo, alle tue provocazioni il TPL campano risponde con uno sciopero SERIO!
Venerdi 21 ottobre 2016 sciopero generale nazionale di 24 ore
Turnisti e legati all'esercizo nel rispetto delle fasce orarie aziendali
Impianti fissi ed amministrativi intera giornata
Sabato 22 ottobre manifestazione nazionale a Roma