L'11 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE
DI TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE
GIOVEDI’ 30 SETTEMBRE ORE 17:30 PIAZZA SARZANO ASSEMBLEA PUBBLICA PER LA COSTRUZIONE DELLA MANIFESTAZIONE CITTADINA DELL’11 OTTOBRE
La pandemia da COVID 19 ha palesato tutte le contraddizioni sistemiche del modo di produzione che investe il contesto in cui viviamo.
Gli esiti della pandemia ricordano drammaticamente quelli di una guerra, con i morti e la distruzione del tessuto economico e sociale.
Ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, il capitalismo ha dimostrato che non è in grado di garantire né un presente, né un futuro di benessere all’umanità.
I padroni hanno mostrato la loro natura criminale fin dall’inizio della pandemia, tenendo aperti, anche nelle fasi più furiose della pandemia, luoghi di lavoro che nulla avevano a che fare con l’emergenza sanitaria e le necessità della popolazione, a costo di tassi altissimi e incontrollati di contagio, con i quali hanno suggellato che il profitto vale più della salute e della vita delle persone.
CGIL CISL UIL hanno condiviso da subito queste scelte di gestione della pandemia, schierandosi dalla parte di imprese, governi che si sono avvicendati e UE, fino ad arrivare all’ignobile firma sullo sblocco dei licenziamenti dello scorso 30 giugno.
A TUTTO QUESTO
al drammatico impatto sociale della pandemia sul sistema sanitario, sulle condizioni di vita, lavoro e salario, a cui va aggiungersi proprio in queste ore, un odioso aumento delle bollette di luce e gas, che avrà un impatto economico pesante sulle famiglie dei lavoratori,
ad un mancato piano che metta al centro la salute pubblica e la persegua attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione, a partire dal vaccino, in contrapposizione all’utilizzo del green pass come dispositivo di comando per identificare nemici inesistenti, riempire nuovamente uffici e aziende, eliminare misure di contenimento costose e ridurre le responsabilità dei datori di lavoro,
all’escalation repressiva contro scioperi e lotte sociali, dall’omicidio di Adil Belakdim lo scorso giugno durante un picchetto, all’accusa di associazione a delinquere contro i nostri lavoratori portuali, rei di lottare per tutti, mettendo in campo una mobilitazione straordinaria
contro le navi delle armi, la guerra e i mercanti di morte, dalle denunce contro gli studenti in occupazione per un’università pubblica e popolare alle richieste di misure di sorveglianza speciale a carattere preventivo e discrezionale,
E ANCORA:
Contro lo sblocco dei licenziamenti: per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario al fine di contrastare l’attacco all’occupazione e ai salari;
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Per forti aumenti salariali e l'istituzione di un meccanismo di piena tutela dei salari dall’inflazione;
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Per un salario medio garantito a tutti i disoccupati; per l'accesso gratuito e universale ai servizi sociali e un unico sistema di ammortizzazioni sociali che garantisca la effettiva continuità di reddito e salario;
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Contro alla precarietà e allo sfruttamento: abrogazione del Jobs Act, superamento degli appalti e del dumping contrattuale e forte contrasto all'utilizzo indiscriminato dei contratti precari;
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Per l’aumento degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti, contro la privatizzazione, la mercificazione e lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, dei settori fondamentali, di pubblica utilità e delle infrastrutture; ; contro i progetti di autonomia differenziata e le attuali forme di regionalizzazione: per l’uguaglianza dei diritti e dei servizi su tutto il territorio nazionale;
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Per una vera democrazia sindacale: contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative, per dare ai lavoratori il potere di decidere chi deve rappresentarli; per il diritto di sciopero e l'abrogazione di ogni normativa repressiva che ne mini e riduca l'efficacia, a partire dal decreto-Salvini.
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Per il rafforzamento della sicurezza dei lavoratori, dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS;
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Per la tutela dei lavoratori immigrati: permesso di soggiorno a tutti gli immigrati;
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Contro lo sblocco degli sfratti, per un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico in disuso;
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Contro ogni discriminazione di genere: per una vera parità salariale, occupazionale e dei diritti delle donne, nei luoghi di lavoro e nella società;
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Per la tutela dell’ambiente, il blocco delle produzioni nocive e delle grandi opere speculative;
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Contro il G-20 di Roma e le ipocrite passerelle dei padroni del mondo: per l'unità e la solidarietà internazionale tra le lotte dei lavoratori e degli sfruttati
RISPONDIAMO CON LO SCIOPERO GENERALE!
(l’assemblea si svolgerà nel rispetto delle normative anti covid)
CONFEDERAZIONE COBAS - CUB - SI COBAS – USB
Genova 18-9-2021