Come lavoratori della provincia occorre uno scatto di orgoglio e reagire a scelte governative che, di fatto, hanno svilito il ruolo e la professionalità del lavoro pubblico. Anni di lavoro, con la convinzione di avere un ruolo sociale fondamentale nei servizi offerti alla cittadinanza, per poi ritrovarsi capro espiatorio di scelte politiche sbagliate decise da altri. Lungi dal tagliare i veri sprechi, che nella gestione politica della “cosa pubblica” stanno altrove, colpendo le Province colpiscono l’anello più debole della gestione pubblica, tagliando servizi fondamentali per il territorio difficilmente sostituibili. Tutto questo per rispondere ad una crisi determinata da speculatori della finanza, insieme a banchieri senza scrupoli, imprenditori avidi e politici incapaci e corrotti. Ha preso piede nel Paese una sorta di senso di colpa collettivo per una crisi che non è nostra e che dovremmo far pagare a chi l’ha prodotta. Oltre alla cittadinanza, chi paga e duramente, sono i lavoratori della provincia che, come sempre accade in questi casi, vengono colpiti nel reddito e nella prospettiva di futuro divenuto incerto. Non basta il contratto bloccato dal 2009, che di fatto ha ridotto lo stipendio reale di diverse migliaia di euro, adesso arriva anche l’incertezza del posto di lavoro; la mobilità obbligatoria, anche verso altre città; il demansionamento legalizzato con ulteriore perdita di salario; la possibilità del licenziamento dopo due anni di mobilità... Confidano nella rassegnazione generale per poter imporre le proprie scelte senza opposizione.
E’ il momento di uno scatto di orgoglio e riprendersi la capacità di reagire, di interrogarsi sulle posizioni e sulle prospettive di ciascuno di noi. Occorre recuperare la capacità di lottare per i propri diritti, costruendo dal basso l’unità dei lavoratori, di tutti i lavoratori, occorre riconquistare la consapevolezza della forza che esprimeremmo se solo fossimo tutti uniti e di quanto riusciremmo ad ottenere.
Anche per questo è importante partecipare tutti, giovedì 4 settembre dalle ore 11:00 – 13:00
all’ ASSEMBLEA di tutto il personale della provincia di lodi
PRESSO LA SALA CHIOSTRO
O.d.g.: Quale futuro per i lavoratori della Provincia?
All'assemblea parteciperanno: RSU delle province di Roma, Genova, Milano, aspettiamo la conferma di rappresentanti di altre province