GGli studenti medi hanno protestato nelle piazze d'Italia contro il governo delle banche di Monti.
La risposta del governo è stata immediata e brutale. Gli apparati di sicurezza dello Stato, sempre più violenti e brutali, li hanno aggrediti e presi a manganellate.
La violenza delle istituzioni non ha però impedito agli studenti di dare una dimostrazione di consapevolezza e di forza che deve essere un esempio per tutti in un paese in cui le piazze rimangono ancora vuote e silenziose.
Lo hanno fatto con una piattaforma chiara netta e puntuale: no ai tagli, no al governo Monti e ai suoi tecnici, no alla cosidetta austerità targata UE.
Ora tocca a noi, lavoratori, precari, disoccupati, pensionati scendere in piazza con la stessa determinazione per dire
NO A MONTI E ALLA SUA POLITICA ECONOMICA E SOCIALE
NO ALL'EUROPA DEL FISCAL COMPACT, DEL PATTO DI STABILITA', DELL'AUSTERITA' E DEL RIGORE
NO ALL'ATTACCO AUTORITARIO ALLA DEMOCRAZIA, NO ALLA REPRESSIONE