Gli unici diritti ed i soli interessi che vogliamo difendere, sono quelli dei lavoratori!Fuori i privati dagli appalti pubblici!
Pare che in queste serate i nostri politici, soprattutto coloro che sono investiti dalle divinità del potere di disporre dei “parcheggi pubblici”, si siano riuniti allo scopo di scongiurare che l’allontanamento del Consorzio Icaro dal servizio possa avere delle ricadute in termini non solo meramente amministrativi, bensì soprattutto politici. Ci si è messi, quindi, di “buzzo buono”, alla ricerca disperata di altre strutture simili al Consorzio Icaro e sembra che qualcuna di queste si sia anche offerta. La scrivente O.S., in tale concitata fase di transizione, ha già ricevuto più di un invito “informativo” da parte di diverse ditte potenzialmente interessate, nelle more della grara d'appalto prossima ventura, all'affidamento del servizio parcheggi a pagamento a Santa Maria Capua Vetere; la ratio alla base della totalità di questi inviti era naturalmente quella di sondare il terreno attraverso la conoscenza dirette delle reali condizioni in cui versano i lavoratori del comparto, al fine, si presume, della valutazione del valore dell'affidamento stesso. In alcuni casi abbiamo addirittura ascoltato proposte, accolte dai lavoratori con eclatante e positiva sorpresa, di salari minimi (netti) di 1000,00 euro mensili per operatore, innalzando il livello orario di impiego di ciascun lavoratore fino alle tanto agognate 40 ore settimanali. La stessa Cooperativa che prospettava tali scenari, addirittura manifestava la volontà di reintegrare i lavoratori più o meno recentemente non reintegrati nel passaggio di cantiere interno che ha consegnato l'appalto in questione nelle mani della “Cooperativa Sociale San Paolo”. Davanti a tutti queste manifestazioni di interessamento, la scrivente O.S. non può che ricordare a tutti che il ruolo di determinare il futuro affidamento provvisorio, precedente la gara, non spetta ad altri se non all'Amministrazione Comunale di Santa Maria Capua Vetere e che pertanto la stessa O.S. non può e non intende pronunciarsi in favore di nessuna azienda concorrente; nonostante tutto, allo stesso tempo, non si può negare che guardiamo di certo positivamente all'instaurarsi di tale “asta al rialzo” relativa alle spettanze degli operatori, al fine non più solo di tutelare i livelli occupazionali e reddituali, ma addirittura di incrementarli!
La Federazione Provinciale di Caserta dell'Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato pur rispettando il potere “trascendente”, derivante in materia ad alcune forze politiche e suoi rappresentanti, nel settore viabilità, sente ugualmente il dovere di preavvertire che “di buone intenzioni è lastricata la via per l’inferno”.
Non vorremmo che si cascasse , cioè, in problematiche più consistenti dal punto di vista della legalità di quelle appena superate.
Salvaguardare il posto di lavoro dei parcheggiatori sammaritani è un obiettivo scisso completamente dal tipo di struttura che gestirà il servizio e che dovrà essere obbligata, a nostro avviso, come pre-condizione di partecipazione all’appalto, ad assumere i lavoratori già presenti sul territorio. D’altronde si potrebbe non avere bisogno dell’intervento di altre ditte (sociali e/o non). Potrebbero essere gli stessi parcheggiatori sammaritani a costituirne liberamente e autonomamente qualcuna. Questo dipenderà dalla loro volontà che potrà esprimersi solo se e quando saranno messi pubblicamente (come in qualsiasi democrazia che si rispetti) di fronte alla questione evitando riunioni “carbonare”.
Per parte Ns. continuiamo ad insistere sulla validità dell’ intervento pubblico nella gestione dei servizi pubblici locali che garantisce controllabilità ed efficacia sociale delle prestazioni erogate. Questo è il motivo, insieme all’esperienza maturata nel rapporto tra il Consorzio Icaro e i lavoratori sammaritani alle sue dipendenze, che ci porta ad opporre una forte resistenza alle operazioni di privatizzazione, tanto per quel che riguarda i servizi a rete che per i servizi sociali.
Peraltro le nostre scelte sono confortate dalla sentenza della Corte Costituzionale N. 199/2012 depositata il 20 luglio, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’intera disciplina dei servizi pubblici locali introdotta dopo i referendum del 12/13 giugno 2011.
La Corte ha infatti considerato incostituzionale l’articolo 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, sia nel testo originario che in quello risultante dalle successive modificazioni perché violano il divieto di ripristino della normativa abrogata dalla volontà popolare desumibile dall’art. 75 della Costituzione.
I Giudici Costituzionali hanno inteso impedire, con la sentenza sopra riportata, che venisse posto nel nulla l’esito del Referendum del 12/13 Giugno 2011 il cui intento abrogativo riguardava pressoché tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Chi dice che la soluzione è privatizzare o è in malafede o non conosce le vere conseguenze che le privatizzazioni hanno sulle tasche dei consumatori e sulle mancate entrate dei Comuni.
Chiamiamo ad intervenire sulla questione i partiti della sinistra collocatisi all’opposizione (Sinistra ecologia e libertà- Rifondazione Comunista) e le associazioni di liberi cittadini presenti nella Ns. città.
GIU’ LE MANI DAI SERVIZI PUBBLICI - Santa Maria Capua Vetere, 27/08/2012
SEGRETERIA PROVINCIALE DI CASERTA
UNIONE SINDACALE DI BASE LAVORO PRIVATO