Nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione, promossa dalla USB per una immediata azione di protesta contro i provvedimenti contenuti nella manovra economica varata dal Governo Berlusconi, la quale colpisce ancora una volta i ceti popolari ed i lavoratori tutti – pubblici e privati, si è tenuta, nella mattinata odierna, un’assemblea pubblica presso il Centro per l’Impiego di Benevento a cui hanno aderito centinaia di lavoratori del settore pubblico e privato, nonché i precari LSU ed ex-LSU/ATA.
Si denuncia pubblicamente il continuo attacco che, sistematicamente, le attuali forze di governo portano, attraverso l’emanazione di provvedimenti, come quelli che da ultimi sono stati emanati con la suddetta manovra economica, ai ceti popolari ed in particolare ai lavoratori pubblici, i quali ancora una volta dovranno farsi carico, per la maggior parte, del costo della crisi economica e finanziaria che attanaglia il paese, determinata da una cattiva gestione ed amministrazione della cosa pubblica, nonché da un azione di governo non appropriata e ne, tantomeno, indirizzata alla risoluzione delle problematiche di carattere economiche e sociali.
Per i lavoratori del pubblico impiego i termini per i rinnovi dei contratti sono slittati al 2014 e per il biennio 2015-2016 si prevede il pagamento della sola indennità di vacanza contrattuale, ciò significa, ovviamente, il blocco dei rinnovi contrattuali fino al 2017, per non parlare del blocco del tourn-over delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione.
Tale ultimo provvedimento (blocco del tourn-over), penalizza i lavoratori precari della pubblica amministrazione, i quali dopo anni di precariato vedono svanire il diritto ad ottenere la tanta agognata stabilizzazione e la certezza di un impiego a tempo indeterminato atto a garantire una maggiore tranquillità economica e finanziaria.
In particolare, gli ex-LSU/ATA, i quali da tempo protestano e denunciano lo spreco e lo sperpero di denaro pubblico legato ai vari passaggi dell’intermediazione del lavoro, si trovano in una posizione di sospensione della propria attività lavorativa per circa due mesi, grazie all’accordo truffa sottoscritto presso il Ministero del Lavoro in data 14 giugno tra lo stesso Ministero, i Consorzi e i Sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, avallato dalle forze politiche di governo che nel difendere i citati sprechi autorizzano il ricorso agli ammortizzatori sociali, con conseguente aggravio di spese a carico del bilancio dello stato e senza garantire il futuro lavorativo della categoria dei lavoratori interessati.
Durante la manifestazione è stato distribuito il volantino che riporta gli effetti nefasti della manovra economica e non è mancata occasione per denunciare gli effetti del nuovo accordo interconfederale firmato martedì 28 giugno u.s. da CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL e UIL che boccia definitivamente la democrazia sindacale, con buona pace di tutti.
L’assemblea ha deciso la continuazione delle forme di lotta intraprese, con mobilitazione, per il prossimo 6 luglio, sotto il Ministero del Lavoro allorquando si discuterà della cassa integrazione da corrispondere ai lavoratori ex LSU/ATA, ora sospesi, nonché forme più incisive di protesta in occasione dello sciopero dei lavoratori del Pubblico Impiego già proclamato per il prossimo 15 luglio.