Al quarto cambio appalto in 4 anni, all'ennesima richiesta di "conciliare" le differenze retributive, all'ennesima presentazione del nuovo appaltatore, sempre legato allo stesso consorzio, con buste paga errate, all'ennesima pretesa di flessibilità oraria, anche i magazzinieri di GLS Ardeatina, da qualche mese organizzati con USB, hanno detto basta e hanno incrociato le braccia, stanchi dopo anni di soprusi, violazioni normative, conciliazioni al ribasso e nastri orari di 12 ore.
La protesta è scattata all'alba di mercoledì 18 maggio ed è proseguita con un presidio di 13 ore fuori dai cancelli del magazzino, agevolato dalla solidarietà dei corrieri, dipendenti di altra azienda ma anche loro organizzati con l'USB, che hanno non solo solidarizzato, ma impedito che l'appaltatore dei facchini utilizzasse personale in sostituzione per disturbare la giusta rivendicazione di lavoratori, i quali richiedono solamente l'applicazione del contratto e delle previsioni normative.
Una prima giornata di lotta che anticipa lo sciopero nazionale del sindacalismo conflittuale del 20 maggio e prosegue il percorso iniziato da USB con lo sciopero delle categorie operaie del 22 aprile.
Basta appalti
Schiavi mai
USB Logistica
Roma 19-5-2022