L’Unione Sindacale di Base provinciale intende portare l’attenzione sulla situazione delle educatrici ed educatori scolastici, socioassistenziali, dipendenti delle cooperative in appalto nei comuni dell’Isontino, che in piena crisi pandemica hanno assicurato un servizio essenziale, pur trovandosi decurtato lo stipendio, nel totale disinteresse degli Enti Locali.
L’USB sottolinea che è dovuto il giusto riconoscimento ad una figura specialistica a cui negli anni è stata richiesta una sempre più ampia e approfondita formazione professionale, senza peraltro il relativo adeguamento salariale, avendo però un ruolo fondamentale per l’accesso al diritto all’istruzione di un’utenza composta da bambini e ragazzi diversamente abili, con difficoltà sanitarie e sociali.
Pertanto USB chiede che:
- alle e agli educatori in appalto siano riconosciuti gli stessi livelli salariali e tutele contrattuali del personale del pubblico impiego che lavora nello stesso ambito,
- gli adeguamenti economici siano coerenti con i titoli richiesti per l’accesso alla professione,
- Il servizio sia internalizzato nel sistema pubblico locale, superando definitivamente la stagione della precarietà lavorativa e delle esternalizzazioni diseconomiche per i comuni, in modo da dare continuità e centralità ad un servizio alla persona composto da un’utenza che va particolarmente tutelata.
p. l'USB Federazione di Gorizia
Alessandro Perrone
Aderente
alla FSM