COMUNICATO STAMPA
Anche ieri i pompieri patavini hanno dimostrato una forte consapevolezza della situazione in cui sono costretti a portare soccorso ai cittadini e la condizione generale in cui versa il corpo nazionale.
Quasi la totalità del personale in servizio ha scioperato a pretesa di una maggiore considerazione da parte della politica e delle istituzioni.
La vertenza, partita molto tempo fa attraverso la rivendicazione della mancata assegnazione del personale per l’apertura della sede distaccata di Abano Terme, si è aggravata da ulteriori rivendicazioni di carattere generale:
- Risorse umane e finanziare insufficienti
- Automezzi e attrezzature vetusti
- Continuo impiego di squadre ridotte e sottodimensionate rispetto alle procedure stabilite dalla stessa amministrazione
- Formazione a tempo libero e senza riconoscimento economico
- Dirigenti premiati economicamente per il ruolo di manager pubblici, obbligati al risparmio a spese dei lavoratori
- Il riconoscimento di categoria usurante e la garanzia della tutela INAIL
- Una vera riforma previdenziale
- Per un progetto di protezione civile provinciale che consenta una sinergia tra il corpo nazionale e le realtà locali di volontariato
Durante la mattinata si è svolta un’assemblea alla quale ha partecipato il consigliere regionale del PD Sinigaglia e una rappresentanza del PCL i quali si sono resi disponibili a sostenere la nostra vertenza attraverso atti politici collaborando con la nostra organizzazione sindacale.
La mobilitazione del personale non si ferma e non si escludono forme più eclatanti ed incisive di protesta, in quanto riteniamo che la garanzia di un soccorso adeguato in termini di risorse umane, automezzi, attrezzature e la giusta considerazione del ruolo fondamentale di chi presta aiuto, debba essere rivalutato.
La quasi totalità di adesioni allo sciopero di oggi dovrebbe far riflettere sulle motivazioni di questo malcontento per provare a trovare dei rimedi poiché i lavoratori, oltre ad essere vigili del fuoco, sono anche cittadini. Ora è il momento di dire BASTA