Con la prossima entrata in vigore del D.L. 127/2021 relativo al cosiddetto green-pass, USB è costretta a registrare un aumento esponenziale del caos nei vari uffici del MEF dislocati sul territorio nazionale.
Tale situazione potrebbe determinare un aumento del tasso di presenze negli uffici, già gravati da cronica carenza di personale, anche in considerazione della grave condizione recentemente denunciata da vari Presidenti di regione, relativa alle difficoltà logistiche che incontreranno i servizi farmaceutici nel dover garantire una rilevante quantità di tamponi ogni 48 ore.
La nostra Organizzazione sindacale ritiene che il D.L. 127/2021 rappresenti una norma che, inevitabilmente, andrà ad impattare pesantemente su un quadro organizzativo complessivo di singoli uffici. Nell'immediato, l'attesa delle tanto annunciate linee guida relative sia al green-pass che al rientro in massa dei dipendenti disposto dal DPCM del 23 settembre stà facendo crescere la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori in relazione alla situazione che potrà verificarsi dal prossimo 15 ottobre con la presenza in massa dei dipendenti nei luoghi di lavoro.
Nell'ultima riunione con l'amministrazione USB aveva chiesto il massimo impegno per l'implementazione e miglioramento delle opportune misure organizzative, di prevenzione e protezione, a partire dal distanziamento interpersonale, dall’utilizzo di DPI adeguati, e da un’accurata pulizia e sanificazione dei locali, misure indifferibili per garantire la salute e sicurezza anche alla luce del nuovo quadro epidemiologico determinatosi a seguito della prevalenza di varianti con maggiore tasso di contagiosità e la possibile insorgenza di altre in grado di superare le difese indotte dal vaccino. Riteniamo poco plausibile poter conciliare il tutto con la prossima scadenza del 15 ottobre.
Non sussistendo al momento un obbligo giuridico di sottoposizione al vaccino, e in considerazione che il D.L. dichiara esplicitamente che la finalità sia quella di “prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2”, visto che le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante il lavoro non possono comportare in nessun caso oneri finanziari per le lavoratrici ed i lavoratori, così come sancito dall’art.15 comma 2 del D.LGS.81 del 2008, USB ha chiesto all’amministrazione di approntare misure organizzative idonee all’effettuazione di test gratuiti per i lavoratori.
Inoltre, abbiamo ribadito all'amministrazione che il Regolamento UE n. 953/2021 stabilisce il principio di non discriminazione diretta o indiretta delle persone che non sono vaccinate.
Pochi minuti fa in chiusura di giornata, mentre stavamo per inviare il presente comunicato, dall'amministrazione ci arrivava la convocazione per domani 13 ottobre di un incontro con le OO.SS. con oggetto “linee guida recanti le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche del rispetto delle prescrizioni da parte del personale e di tutti i soggetti che accedono alle sedi del Ministero dell’economia e delle finanze in applicazione della disciplina in materia di obbligo e possesso della certificazione verde covid-19 e la individuazione dei soggetti incaricati dell’accertamento delle violazioni degli obblighi previsti e della comunicazione delle violazioni”.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Esecutivo nazionale USB P.I. MEF