La Toscana batte Monti sul Tempo
Inserita nel 2004 (giunta Grossetana Antichi centro destra) una patrimoniale sui più poveri, dando cosi concretezza al sogno di Berlusconi, la lotta di classe dei borghesi contro il proletariato, altresì prospera con l’odierna giunta Grossetana di centro destra Bonifazzi
Nulla di sconvolgente, si badi bene, nell’epoca del Neoliberismo e della Globalizzazione.
Epoca dove parlare dell’essere umano, se non è sconveniente, è sicuramente poco corretto politicamente.
La legge della Regione Toscana n. 77/98, allo scopo di omologare nella stessa provincia i rapporti tra le amministrazioni comunali e l’allora ATER, istituii il L.O.D.E per l’edilizia residenziale pubblica, che fu adottato dai comuni della provincia di Grosseto nell’anno 2004, a firma Chelini in qualità di presidente del L.OD.E. e Valente allora presidente ATER.
A nostro avviso nella stesura del LODE i comuni del Grossetano si sono arrogati un diritto che non è previsto dalla legge 77/98 della Regione Toscana. Essi si permettono addirittura di lucrare (7%) sui canoni che gli inquilini delle case popolari versano all’ATER (attuale EpGrossetana spa) e questo lo si evince all’art 14 del LODE Grossetano che cita testualmente “Per la Concessione del patrimonio comunale di cui all’art. 1 la Spa riconoscerà annualmente ad ogni comune un canone concessorio pari al 7% del valore dei canoni di locazioni riscossi …...........”
Nel caso specifico i canoni concessori ammontano a circa 263.000 euro, somma che l’Epg spa dichiara di dover versare ai comuni del LODE per il 2010 come da bilancio consuntivo.
A quanto ammonta la quota spettante ad ogni comune singolarmente?
Se tale somma fosse ripartita tra i comuni in relazione alle quote di capitale sociale in loro possesso, al Comune di Grosseto, con circa il 38%, andrebbero +\- 100 000 euro per il 2010.
Crediamo, se le nostre informazioni risultassero corrette, che questa sarebbe una posizione da rivedere e se questo versamento di danaro esiste veramente, sia almeno destinato esclusivamente al fondo per l’emergenza abitativa, allo scopo di alleggerire la pressione sulle famiglie più bisognose.
Con questo si spiegano molti interrogativi, l’intransigenza ed il disinteresse del comune negli sfratti da case popolari, l’atteggiamento dell EPGrossetana spa, che mentre per gli sfratti dovrebbe applicare quanto previsto dal contratto di LODE con l’art. 14, preferisce applicare l’art 658 del Codice di procedura civile, commettendo spesso un illecito e gravando cosi di ulteriori spese chi già vive sotto la soglia di povertà.
Alla Regione Toscana, alla quale spetta il controllo in questa materia, ne sanno qualcosa?
AS.I.A.-USB Grosseto