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«I body scanner non sono una priorità»


13 gennaio 2010 - La Nuova Venezia Antonini (Rdb): «Le emergenze riguardano carenze di personale e tagli» di GIANLUCA CODOGNATO

TESSERA. Voli che restano scoperti per carenza di personale di terra, situazioni lavorative precarie, politiche di risparmio anche sull’assistenza. Sono queste, secondo Pietro Antonini dell’Rdb Trasporti, le questioni che devono essere affrontate all’aeroporto Marco Polo di Tessera: «I body scanner - attacca - dovrebbero essere l’ultimo pensiero davanti a una situazione di degrado complessivo. Al di là dell’invasività di questo strumento, i problemi nello scalo veneziano sono altri, anche se vengono spesso sottaciuti». Già oggi, annuncia Antonini, «tre voli resteranno in parte scoperti per quanto riguarda il servizio di carico-scarico bagagli. Questo per carenza di personale dell’Aviapartner. Il Lufthansa in arrivo alle 12.45 e quello in partenza alle 18.30 saranno assistiti da due addetti invece che 6. La stessa cosa succede al volo per Zurigo delle 14.50».
Anche le situazioni occupazionale e contrattuale preoccupa il sindacalista: «La nuova cooperativa di pulizia Giacchieri ha annunciato con un telegramma il licenziamento di almeno un paio di lavoratori a partire dal 15 gennaio. All’Ata sono stati lasciati a casa diversi lavoratori a termine. In più anche le paghe sono state spostate dal 27 del mese al 10 e a oggi i dipendenti non hanno ricevuto nulla. Al Marco Polo sono stati ridotti i turni di lavori e si sono registrati vari infortuni, soprattutto di occupati con contratto a termine. In più, si continua a risparmiare sull’assistenza ai velivoli. Il personale è scarso e ci ritroviamo con i capolinea costretti ai controlli di vigilanza». Insomma, ci si trova di fronte a «una situazione potenzialmente più pericolosa anche del fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit. Ecco perché i body scanner non sono una priorità».