Andrea Quaglietti, dell'esecutivo regionale USB Marche nonchè componente dell'Esecutivo nazionale dell'USB Lavoro Privato, è stato licenziato e denunciato con un infondato motivo dalla multinazionale Manuli.
Questo grave provvedimento pretestuoso non è altro che una vera e propria ritorsione per la sua determinata attività sindacale sia in fabbrica – dove sempre si è battuto contro la delocalizzazione decisa dall’azienda che ha ridotto i lavoratori da 1200 a 120 – che sul territorio, contro i licenziamenti e la deindustrializzazione che sta producendo effetti pesantissimi sul lavoro e sull’economia dell’intera provincia.
Quando alle mobilitazioni dei lavoratori si risponde con ritorsioni e licenziamenti si penalizza la democrazia e si fa indietreggiare la dialettica nei rapporti tra le parti sociali. L’arroganza della “dottrina Marchionne” fa scuola e così la cancellazione dei diritti diventa arma in mano ai padroni ed alle aziende multinazionali che tentano di reprimere la coesione dei lavoratori.
E’ necessario rispondere anche con il diritto, ma soprattutto con la lotta e con le mobilitazioni perché ogni lavoratore licenziato diventi una spina nel fianco di chi utilizza l’arma del ricatto nei confronti di chi giustamente si oppone alle politiche che stanno portando il nostro bel Paese in una spirale di crisi sempre più angosciante.
Per generalizzare la lotta contro i licenziamenti ingiustificati, per rilanciare le mobilitazioni del mondo del lavoro e per discutere insieme di democrazia, USB ha organizzato un confronto pubblico affinchè la voce dei lavoratori e i bisogni delle persone non siano scavalcati dalla logica del mercato che calpesta dignità e diritti di tutti.
Parteciperanno e interverranno Lavoratori e Rappresentanti Politici e Istituzionali della regione Marche, della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno.
Federazione USB Marche
