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I DIRITTI SONO TALI SE LO SONO PER TUTTI ALTRIMENTI SONO SOLO PRIVILEGI


Lavoratori,

Venerdì 8/8/14 siamo stati convocati alla direzione regionale per il tavolo di conciliazione a seguito dell’ennesimo stato d’agitazione per fare valere il diritto per tutti i lavoratori a un trattamento uniforme ed equo avendo, di fatto, negato le pari opportunità di scelta sede ai CR 2010 rispetto ai precedenti.

A inizio riunione, il dirigente di Alessandria, in maniera alquanto agitata e scomposta, cercava di personalizzare l'argomentazione in maniera soggettiva. (un Cr 2010 è rappresentante sindacale USB).

In quel momento, vista l'arroganza del dirigente, dichiaravamo che se non si rimaneva in una congettura oggettiva della discussione eravamo pronti ad abbandonare subito quel tavolo poiché USB ritiene da sempre che i diritti debbano essere tali per tutti altrimenti diventano privilegi e noi, a differenza delle altre sigle sindacali, difendiamo i diritti di tutti i lavoratori e non i privilegi di alcuni. Inoltre che se solo avesse voluto, il CR delegato sindacale USB, si sarebbe potuto avvalere delle prerogative sindacali e rimanere in sede centrale senza problemi.

In seguito, considerato che la discussione ritornava in una direzione oggettiva, USB chiedeva il congelamento dell'odg 237/2014 e rivedere la possibilità per i CR 2010 e per il futuro personale in arrivo in Alessandria di poter ottenere lo stesso trattamento in scelta e assegnazione di sede riservato solo ad alcuni elementi, presumibilmente con “timbrature servili”, si veda ad esempio assegnazione CR a servizio dodicista, o come doppioni in una sede distaccata.

USB, come si può evincere dai comunicati e dai verbali (allegati sul sito USB VV.F.) ha sempre fatto presente a questo dirigente, o a chi ne fa le veci, che si trattava di anomalie in contrasto sia con l'attuale DCPM del '97.

Evidentemente perfino con il futuro “disordino” sottoscritto da tutte le altre sigle sindacali firmaiole, noi NON ci siamo mai dichiarati contrari se tutto ciò andava incontro alle esigenze dei lavoratori, ma abbiamo sempre SOTTOLINEATO che tali DIRITTI dovevano essere mantenuti per tutti.

Visto le assegnazioni avvenute negli ultimi anni palesavamo erroneamente una corretta apertura dell'amministrazione, ma vista la posizione CHIARAMENTE stalkeristica del dirigente e una incapacità risolutiva da parte del direttore regionale, tra l’altro andando in palese contraddizione con altra analoga vertenza del comando Cuneo, siamo stati costretti, nostro malgrado, a non conciliare il raffreddamento e abbiamo deciso di perseguire altre vie informando il dipartimento.

Il dirigente, durante la riunione, in estrema difficoltà, non ci ha pensato un attimo a scaricare le colpe sui suoi diretti collaboratori, palesando errori di spending review da parte di uffici maggiorità, capi turno (scelti direttamente da lui) e tecnici di servizio senza rammentare che solo pochi mesi prima per altra situazione analoga si era assunto direttamente la responsabilità.

Ora il dirigente è stato “promosso” ad altra sede (peccato avremmo voluto salutarlo con una conciliazione… i colleghi di Novara sono avvisati) ci chiediamo cosa accadrà ora, la nuova dirigenza vorrà proseguire sulla falsariga di figli e figliastri o deciderà di tramutare i privilegi di alcuni in diritti di tutti?

Vi terremo informati