Quello che è accaduto giovedì a Catania - con dieci unità dei Vigili del Fuoco impegnate nello sgombero lampo dell’ex Hotel Costa occupato dagli studenti universitari - non è un caso limite, è sempre il solito ricatto che avviene nel nostro ambiente lavorativo.
La Prefetta di Catania sa benissimo che i Vigili del fuoco non possono essere “usati” per fare sgomberi. Sa benissimo che c’è una procedura ministeriale chiara ed inequivocabile, che parla di assistenza a debita distanza per la tutela e la salvaguardia di tutti: sgomberati e sgomberanti.
Questo è la norma!
Il “buon senso” , invece impone la maturità sociale verso chi manifesta un disagio. Non è con la repressione che si risolvono problemi che hanno natura costituzionale: il diritto alla casa ed all’abitare è un principio universale. Come Vigili del fuoco USB ci chiediamo come sia possibile che la Prefetta si sia permessa di distogliere una squadra di intervento e soccorso pubblico per un suo uso, al limite del “favore” personale: portare cioè le cesoie per aprire la strada a polizia e carabinieri.
Catania è già una realtà che vive di un sotto organico, nei Vigili del fuoco, che dovrebbe far riflettere chi rappresenta la republica nel territorio. Evidentemente, non è così.
Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco USB