Prima di entrare nel merito dell’attualità, corre l’obbligo di fare una brevissima sintesi della recente storia che coinvolge i lavoratori nella lunga e travagliata vertenza Maugeri. Nel settembre 2018, gli ICS Maugeri spa sb (ex Fondazione Maugeri, con l’avallo delle delegazioni di Cgil Cisl e Uil più un’altra pletora di sindacati, danno disdetta all’applicazione del penultimo rinnovo del CCNL Sanità Pubblica (2007-2009) ancora in essere avendo deciso unilateralmente di non applicare il rinnovo dello stesso (2016-2018), sia nella parte economica che normativa ivi inclusa la parte economica una tantum per il ritardo del rinnovo, per adottare il CCNL Sanità Privata Aris-Aiop. Contestualmente danno disdetta a tutta la contrattazione di II livello in parte già azzerata e in parte dimezzata già nel 2015, sempre con il beneplacito di Cgil Cisl e Uil. Nel 2018 il tutto non passa attraverso accordi sindacali ma, a fronte di una contropartita economica corrisposta ai lavoratori, tramite conciliazioni individuali il cui testo viene concordato tra confederali e azienda scaricando così la decisione direttamente sui singoli.
L’USB, pur partecipando ad entrambe le trattative non avalla gli accordi, sia nel 2015 sia la pratica conciliativa del 2018, ritenendo inaccettabili per i lavoratori le condizioni poste sul tavolo dall’azienda in entrambi i casi.
L’8 ottobre 2020 Aris, Aiop e Cgil Cisl e Uil, siglano il rinnovo contrattuale, scaduto nel 2007, per il triennio 216-2018 (quindi già scaduto. No, non è una barzelletta). L’art. 54 del CCNL rinnovato, prevede una “Una Tantum riparatoria" di 1000 euro da corrispondere a tutti i lavoratori assunti prima del 1° gennaio 2020. ICS Maugeri, applicando lo stesso CCNL solo dal settembre 2018, decide arbitrariamente di riproporzionare l’una tantum di cui sopra a copertura dei soli ultimi 4 mesi del 2018 con una cifra pari a 111,25 euro anziché i 1000 previsti, mentre corrisponde correttamente l’intera cifra ai lavoratori assunti prima del 1° gennaio 2020 ma direttamente con CCNL ARIS/Aiop. ” di 1000 euro da corrispondere a tutti i lavoratori assunti prima del 1° gennaio 2020. ICS Maugeri, applicando lo stesso CCNL solo dal settembre 2018, decide arbitrariamente di riproporzionare l’una tantum di cui sopra a copertura dei soli ultimi 4 mesi del 2018 con una cifra pari a 111,25 euro anziché i 1000 previsti, mentre corrisponde correttamente l’intera cifra ai lavoratori assunti prima del 1° gennaio 2020 ma direttamente con CCNL ARIS/Aiop. Una Tantum riparatoria” di 1000 euro da corrispondere a tutti i lavoratori assunti prima del 1° gennaio 2020. ICS Maugeri, applicando lo stesso CCNL solo dal settembre 2018, decide arbitrariamente di riproporzionare l’una tantum di cui sopra a copertura dei soli ultimi 4 mesi del 2018 con una cifra pari a 111,25 euro anziché i 1000 previsti, mentre corrisponde correttamente l’intera cifra ai lavoratori assunti prima del 1° gennaio 2020 ma direttamente con CCNL ARIS/Aiop.
Nascono contenziosi tra le controparti firmatarie del rinnovo che spingono i sindacati confederali ad intentare alcune cause pilota, non ancora concluse. Contestualmente le parti discutono nel tentativo di dirimere la controversia.
E ora arriviamo al punto: il giorno 15 marzo 2022 un comunicato di Cgil Cisl e Uil informa i lavoratori di aver raggiunto con ICS un accordo che verrà sottoscritto nei giorni successivi, dove Maugeri “con la volontà di dirimere il contenzioso, al fine di evitare l’alea del giudizio a fronte anche delle copiose vertenze depositate sui territori, dopo diversi incontri ha proposto di poter definire stragiudizialmente la vertenza offrendo la somma 650 euro omnicomprensivi dei 111,25 euro già erogati in precedenza".
con la volontà di dirimere il contenzioso, al fine di evitare l’alea del giudizio a fronte anche delle copiose vertenze depositate sui territori, dopo diversi incontri ha proposto di poter definire stragiudizialmente la vertenza offrendo la somma 650 euro omnicomprensivi dei 111,25 euro già erogati in precedenza”. Cioè, Maugeri chiama e, come spesso capita, Cgil Cisl e Uil accorrono in aiuto del padrone accordandosi per il mancato rispetto di un articolo contrattuale da loro stessi sottoscritto. Se non che, alcuni lavoratori dell’istituto ICS Maugeri di Torino, patrocinati dal Coordinamento nazionale USB Maugeri, anticipando di svariati mesi l’accordo tra sindacati e azienda, portano a casa ben due vertenze già passate in giudicato (sono comunque due importanti precedenti) che condannano ICS Maugeri alla corresponsione dell’intera cifra prevista dall’art. 54 del CCNL ARIS-Aiop 2016/2018: 1000 euro tondi tondi.
Ora, che Maugeri tenti questa strada non ci stupisce affatto, i padroni fanno i loro interessi, ma che gli interessi di Maugeri vengano spacciati come risultati positivi per i lavoratori, dà chiaramente l’idea dell’inutilità, per i lavoratori, della modalità con cui operano questi sindacati che oramai utilizzano le conciliazioni individuali (immaginiamo in sede sindacale, dove il conciliatore del sindacato viene pagato dall’azienda. Stiamo parlando di numeri importanti, potenzialmente tra i 2500 e i 2800 operatori di comparto), senza nemmeno presentarsi ai lavoratori in sede assembleare. Con la conciliazione ogni lavoratore decide per sé trasformando quella che dovrebbe essere tutela/rivendicazione collettiva in accordo individuale.
In questo caso, ancora una volta, non sono i lavoratori a dimostrare di essere inadeguati, ma chi rivendica di rappresentarli, così come l’azienda, a torta finita, pur dovendo sostenere comunque costi quasi sovrapponibili a quelli previsti dall’art. 54 del CCNL (tra contropartita economica e costo delle conciliazioni) preferisce non rischiare di perdere la faccia in tribunale, cosa che sul punto, purtroppo per Maugeri, è già accaduto.
Riteniamo, dunque, doveroso informare tutti i lavoratori dipendenti di ICS Maugeri spa sb di quanto accaduto e rimaniamo come sempre disponibili per ulteriori chiarimenti attraverso i delegati USB presenti nelle strutture Maugeri sparse su tutto il territorio nazionale.
Coordinamento nazionale USB Maugeri
Pavia, 17 marzo 2022