La scomparsa del compagno Hugo Chavez, Presidente del Venezuela, rappresenta una grave perdita per quanti, in tutto il mondo, combattono contro le ingiustizie, le diseguaglianze, lo sfruttamento dei popoli e di tutti coloro che il sistema capitalistico getta nella miseria e condanna al degrado umano e sociale.
La propaganda delle classi al potere e delle multinazionali e anche della cosiddetta sinistra benpensante nonchè dei sindacati affiliati alle grandi centrali occidentali - che hanno trovato pronto riscontro ed amplificazione nei giornali conservatori e reazionari di ogni dove - lo hanno sempre dipinto come il caudillo rosso attaccato al proprio potere personale senza però riuscire a nascondere del tutto i progressi che durante la sua presidenza il Venezuela ha conosciuto: la disoccupazione più che dimezzata, il salario minimo più alto di tutta l’America latina, un tasso di alfabetizzazione, dichiarato dall’ONU, superiore al 95%, aumento di circa 7 volte i posti letto gratuiti negli ospedali, nascita dell’Università bolivariana frequentata a titolo gratuito da oltre 200.000 studenti, le pensioni aumentate, con l’utilizzo a questi scopi dei proventi derivanti dalla nazionalizzazione del petrolio, in precedenza sottratti al popolo Venezuelano a beneficio di pochi oligarchi e delle società petrolifere straniere.
Senza contare che il suo partito è risultato vincitore in ben 14 tornate elettorali tra politiche ed amministrative e lui stesso si è sottoposto ad un referendum confermativo, unico leader al mondo a cedere a questa richiesta dell’opposizione, risultandone vincitore.
Sarebbe interessante chiedere la stessa verifica ai leaders occidentali e valutarne la risposta!!
Sarebbe troppo facile dire che Monti l’ha già avuta, con il misero 9% ottenuto il 25 febbraio scorso dalla sua lista!
Ma gli effetti dell’affermazione in Venezuela di una politica d’ indipendenza dal capitalismo, dall’imperialismo statunitense, di autodeterminazione, di riscatto sociale e di dignità nazionale è troppo importante per poter essere paragonata alle miserie mostrate dai dirigenti politici nostrani; essa ha rafforzato in tutta l’America latina l’affermarsi di governi progressisti, più attenti alle esigenze di vaste masse popolari, indigene e non, per secoli considerate alla stregua di paria della terra.
L’esempio del comandante Hugo Chavez rimarrà per sempre nella memoria di ogni sfruttato e di chi lotta per i diritti, la dignità e la libertà dei popoli.