Comunichiamo che la nostra Organizzazione Sindacale, i rappresentanti USB e i nostri RLS sono contrari e si dissociano dalle decisioni prese dall’azienda per quanto riguarda le turnazioni dell’Officina Carte e Valori. Non si capisce perché in una fase così delicata, dove i numeri della pandemia hanno ripreso a crescere su tutto il territorio nazionale, si unificano i lavoratori in un unico turno, vanificando il lavoro fatto fino adesso per quanto riguarda le misure di sicurezza per contrastare il Covid-19.
Da una parte si continua a garantire la salute dei dipendenti con lo smart working - ricordiamo che ci sono centinaia di lavoratori che lavorano da casa - dall’altra invece si adottano misure che contraddicono questa logica. Gli spogliatoi e le docce non si possono usare, i turni non si possono cambiare (se chiesti da un singolo lavoratore), i dipendenti sono costretti in orari massacranti per non creare assembramenti in entrata e in uscita dai blocchi, però si decide di farli lavorare tutti insieme in un ambiente dove il distanziamento e le altre norme anti Covid non sempre si possono garantire.
Pensiamo che sia una scelta scellerata e irresponsabile anche per quanto riguarda la salvaguardia delle commesse di lavoro. Se disgraziatamente scoppia un caso (speriamo di no) si dovranno mettere in quarantena tutti i colleghi di una singola area, chiudendo di fatto tutta la lavorazione, non ci saranno i lavoratori dell’altro turno a fronteggiare l’emergenza.
Chiediamo al comitato Covid un intervento urgente per ritirare immediatamente la direttiva, che tra l’altro scarica la responsabilità sul singolo lavoratore, costringendolo a compilare un automonitoraggio che prevede la registrazione firmata del proprio stato di salute durante il weekend, cosa che secondo noi contrasta con le direttive del ministero della salute e con quelle regionali.
Ci riserviamo altresì di sottoporre il caso all’attenzione degli organi competenti qualora il comitato Covid avalli la decisione presa.
Roma 06/08/2020
USB Lavoro Privato