lavoratori,
il 15 ottobre è alle porte. Ed è indubbio che nessuno potrà accedere sui luoghi di lavoro, a qualsiasi titolo, senza l'esibizione della certificazione verde che di fatto è una palese violazione dei diritti contrattuali. Se vogliamo più sicurezza sui luoghi di lavoro, se vogliamo il riconoscimento delle malattie professionali, se vogliamo parlare di specificità è il contratto l'unico vero strumento di confronto necessario. Tutto il resto è soltanto propaganda politica fine a se stessa e la certificazione verde, malgrado quanto proclamato dalla politica stessa, non migliorerà le condizioni di salute nè del nostro lavoro nè dentro i nostri luoghi di lavoro.
Il Governo si è espresso più volte sul problema del 15 ottobre, chiudendo gli occhi davanti ad un problema organizzativo del lavoro che investirà ben 2 milioni di lavoratori in questo Paese.
Il sindacato che per sua natura difende il contratto e si occupa della rivendicazione economica sa benissimo che la certificazione verde viola palesemente questi aspetti imponendo a chi non si presenterà sui luoghi di lavoro munito di certificazione di perdere economie, anzianità e contribuzione. Questa scelta del Governo ha creato una spaccatura netta tra lavoratori e nell'intera società. La divisione della classe lavoratrice è ormai un dato di fatto, che deve preoccuparci tutti e che deve farci riflettere su cosa sta accadendo.
In piena emergenza sanitaria le misure precauzionali sono scarse, il DL81/08 è stato accantonato!
Come sindacato abbiamo manifestato giorno 11 ottobre, portando in piazza oltre 100000 lavoratori indignati della politica di questo governo che prima ci dichiarava fannulloni ed oggi ci impone un ricatto. In piena pandemia come USB abbiamo chiesto tutela della salute, ma il Governo ha deciso che prima di tutto deve esserci il guadagno.
Oggi, alle porte dell'appuntamento con il 15 ottobre i lavoratori si stanno aspettando per controllarsi a vicenda. Inaccettabile!
La certificazione verde farà da spartitraffico fra chi lavorerà nelle stesse condizioni insicure di oggi e chi, non essendone in possesso, pagherà di tasca tali scelte.
Il sindacato è tutti noi ed invita tutti i lavoratori alla lotta in difesa del contratto. Per noi di USB ogni lavoratore è importante e quindi istituiremo UNA CASSA DI SOLIDARIETÀ a chi dal 15, in poi, verrà investito dal pass. Rispettando le scelte di tutti e in difesa del diritto al lavoro riteniamo che se la politica vuol dividere il Paese è compito del sindacato unire.
IL GREEN PASS CI HA DIVISO, NON CI HA RESO PIÙ SICURI
È IL CONTRATTO CHE DA STABILITÀ
Il Coordinamento Nazionale USB Vigili del Fuoco