IL NUOVO CONTRATTO DECENTRATO E I DIPENDENTI DIMENTICATI
Nei prossimi giorni si aprirà ufficialmente la trattativa per la sottoscrizione del CCDI per il prossimo triennio.
Tra i diversi altri argomenti, saranno discussi i criteri per le assegnazioni delle progressioni economiche orizzontali e l’attribuzione dei premi correlati alla performance.
Nel documento preliminare consegnato dall’amm.ne all’RSU si parla già di “rispetto del principio di selettività e valorizzazione del merito”, “prospettive di carriera meritocratiche”, “valorizzazione degli obiettivi sfidanti, strategici e complessi”, dispiegando tutta la terminologia brunettiana. Tutto in coerenza dei contenuti del “nuovo sistema di valutazione della performance” su cui USB si era già espressa negativamente a gennaio con un volantino dedicato (e.mail del 19/01/2022) .
Esistono nel nostro ente lavoratori e lavoratrici dimenticati. Donne e uomini che negli anni hanno svolto il loro lavoro con assiduità, costanza, dedizione e grande professionalità. A volte questi lavori sono difficili, complessi e anche di responsabilità. Alcuni di loro non hanno visto una progressione da più di 10 anni (addirittura 15). Altri ne hanno ricevuta una sola.
Eppure continuano a lavorare perché il loro senso di lealtà e di responsabilità è forte, incrollabile. Sono delle rocce a cui guardare con estremo rispetto.
Lavoratrici e lavoratori che insieme a tutti gli altri hanno permesso all’amm.ne di adempiere alle proprie funzioni e di erogare servizi al cittadino, nonostante tagli e gravi carenze di personale.
Davvero una lavoratrice e un lavoratore si “merita” di rimanere al palo per tanto tempo?
E perché succede?
Forse semplicemente perché ci sono state gravi colpe dei loro responsabili, direttori e dirigenti negli anni. Forse perché loro stessi non hanno mai rivendicato niente per pudore. Forse perché il sistema della performance non funziona.
Si tratta di invisibili, la cui presenza e il cui lavoro sono stati dati per scontati.
Ribaltiamo quindi la domanda: chi si “merita” di non avere mai una valorizzazione? Chi si “merita” di non avere mai un avanzamento di carriera? Ma soprattutto, chi si “merita” di non guadagnare mai un euro di più?
USB nella trattativa prossima farà ancora una volta il possibile per migliorare un contratto decentrato che parte già male a causa di quadro normativo nazionale scellerato.
Lo farà con richieste specifiche per massimizzare il numero di dipendenti per i quali le risorse economiche si stabilizzino nello stipendio (progressione) e minimizzando la quota dei dipendenti superpremiati a scapito di tutti gli altri.
Si chiama, se vogliamo, “redistribuzione della ricchezza”, un concetto semplice ma di grande valore.
Genova 19 maggio 2022
USB – Pubblico Impiego Liguria Città Metropolitana di Genova