L’Inps è un’Amministrazione moderna e inclusiva, sempre attenta al benessere dei dipendenti, per i quali organizza anche momenti ricreativi. Quando da bambini le zie ci portavano al mare, tra un castello di sabbia e una partita a biglie, sotto l’ombrellone non mancavano mai La Settimana Enigmistica e un rotocalco con le indiscrezioni sulle celebrità del momento.
Con lo stesso spirito vacanziero l’Istituto delizia i sottoposti con interviste a protagonisti del “jet-set” molto amati nel nostro ambiente come Carlo Cottarelli e Pietro Ichino, a cui pare seguiranno il noto esperto di buoni pasto e ristorazione Mario Monti e la superstar Mario Draghi, che illustrerà la sua teoria per la conversione dei climatizzatori delle sedi Inps in missili da inviare in Ucraina.
Sul fronte dei questionari, dopo aver indagato – qualche settimana fa – sull’eventuale interesse dei lavoratori per la doccia in ufficio e i corsi di meditazione (quando in molte sedi sarebbe già un sogno avere bagni decenti invece di “cessi” e non essere stressati da richieste di produzione insostenibili), oggi propone un questionario per raccogliere opinioni e suggerimenti sul sistema di valutazione individuale.
Nelle riviste di enigmistica, talvolta si giocavano amichevoli scherzi al lettore proponendo rebus senza soluzione, parole crociate senza schema o “domande impossibili” per cui non esistevano risposte esatte.
In questo filone si colloca il questionario sul sistema di valutazione che, dietro l’apparenza “democratica” dell’indagine finalizzata al miglioramento del sistema, punta a indirizzare le risposte e ad ottenere un avallo indiretto dell’esistente con minimi aggiustamenti. Rispondendo alla domanda su quale sarebbe la nostra proporzione preferita tra i criteri che compongono il punteggio (obiettivo di gruppo, abilità e contributo individuale) si afferma implicitamente che quei criteri sono validi, si tratta solo di combinarli meglio. Non si mette in discussione il sistema e ci si muove nel terreno della controparte. Particolarmente sfacciata è la sezione in cui letteralmente si interrogano i lavoratori sulla comprensione del sistema e sugli importi del TEPI e del TEP. Il retropensiero è “non è d’accordo chi non ha capito”. Nessuno spazio per proporre modelli alternativi. Tutto molto scoraggiante e non resta che “ridere per non piangere”.
USB Inps ribadisce l’obiettivo di medio periodo di superare ogni sistema di valutazione individuale. Nel breve periodo, ha chiesto all’Inps di riaprire il confronto sul tema al tavolo nazionale per definire un sistema che non sarà mai giusto e “oggettivo” (non riteniamo che sia possibile) ma almeno migliore del pessimo attuale. Non ci interessano surrogati alla trattativa come il questionario “truccato” e invitiamo i colleghi a non compilarlo.
Ribadiamo i tre punti essenziali che possono costituire un miglioramento effettivo: tempistica puntuale nella consegna delle pagelle, meccanismo di tutela formale contro i punteggi insufficienti, pubblicità delle pagelle. Il resto è fumo negli occhi.
Roma, 7 agosto 2024 (C51)
USB Pubblico Impiego Inps