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Editoriale

Il Porto chiama Trieste! Manifestazione cittadina sabato 13 giugno alle 12.00 in P.za Unità d’Italia

Trieste,

L’incredibile lotta dei lavoratori Portuali si è conclusa con la decisione di portare “fuori dal porto” una lotta che è evidente riguarda tutta la città di Trieste.
La nostra città, provata già dall’emergenza coronavirus, rischia oggi di venir colpita da chi con lo spauracchio della Cina, vuole inibire la strategicità del nostro porto, la sua peculiarità di porto franco e la possibilità di ampliare gli insediamenti industriali nella cosiddetta “zona franca”.

La “lobby del privato” e non solo ha provato a sgambettare un sistema – quello portuale triestino - che ha dimostrato e sta dimostrando come il soggetto ed il ruolo del pubblico se ben gestito può essere promotore di investimenti, innovazione diritti ed infine maggior occupazione.

Trieste non può permettersi di veder compromessa una strada che ha e che aveva lo scopo di dare a questa città un futuro basato su nuovi insediamenti industriali ed un porto “gioiello di stato” capace di raccogliere la sfida di valorizzare la possibile filiera industriale che potrebbe andarsi a creare.

Il governo devo capire che il futuro di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia passa per il porto e passa soprattutto attraverso il venir meno delle rigidità espresse dal ministero delle Finanze che oggi tengono ferme le potenzialità basate sull’extra-doganalità territoriale. Su questo devono esserci riposte chiare con la conferma degli assetti che fino a qui hanno reso il porto di Trieste il primo porto di Italia. Con queste motivazioni USB assieme ai suoi portuali chiama a raccolta la cittadinanza nella grande manifestazione decisa dai portuali, che tutte le sigle sindacali si sono impegnate a sostenere, senza distinzione di bandiera o di colori.

 

 

DIFENDIAMO IL RUOLO PUBBLICO NELL’ECONOMIA! DIFENDIAMO IL FUTURO DI TRIESTE!

 

p. Esecutivo Provinciale USB Federazione di Trieste

 

 

Sasha Colautti