Si è conclusa la visita della “Carovana antifascista” nel Donbass durata una settimana e che ha partecipato alla festa dei lavoratori del 1° maggio. La delegazione italiana era composta da rappresentanti sindacali di USB, tra i quali Paola Palmieri dell'Esecutivo nazionale confederale e Cinzia Della Porta e Marco Benevento del Dipartimento internazionale del sindacato, da Giorgio Cremaschi coordinatore di Eurostop e del Forum Diritti Lavoro, dalla parlamentare europea del PRC Eleonora Forenza e dal gruppo musicale “Banda Bassotti”.
Il presidente dell'Ucraina Poroshenko chiedeora l’arresto e l’estradizione di coloro che hanno partecipato alla Carovana antifascista nel Donbass e li accusa di aver violato le leggi anti-terroristiche ucraine. Ma non basta, si chiede anche alle autorità europee l'arresto e l'estradizione dei partecipanti alla Carovana.
In una nota di risposta alle autorità ucraine il ministero degli Esteri italiano ha informato di aver inviato “... agli organizzatori di questa provocazione le informazioni sulla responsabilità penale per violazione della legge ucraina. L’Italia ha sottolineato che il suo governo sostiene l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e questa posizione rimane invariata...”.
Assurda è la richiesta di Poroshenko ma ancor più grave la mancanza di una reazione adeguata del governo italiano di fronte alla provocazione del governo di Kiev.
Già in occasione della prima visita internazionale di solidarietà al Donbass il governo di Kiev aveva comminato il divieto di ingresso per 5 anni in Ucraina ad alcuni membri della delegazione USB. Ora si chiede addirittura l'arresto e l'estradizione!
Per quel che ci riguarda siamo fieri di aver disobbedito a Poroshenko e di aver partecipato ad una iniziativa antifascista e per questo ringraziamo tutti coloro che si sono recati nel Donbass e tutti coloro che li hanno calorosamente accolti. Ricordiamo all'Italia e all'Europa che i regimi fascisti non possono essere considerati partner commerciali e che vanno combattuti sempre e ovunque.
Per questi motivi USB, aderente al WFTU (la Federazione Sindacale Mondiale) lancerà un appello a livello internazionale rivolto ai sindacati di tutto il mondo contro la provocazione del regime ucraino.
USB Unione Sindacale di Base