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In Primo Piano

Il saluto del segretario generale FSM Pampis Kyritsis al 3° congresso USB

Nazionale,

Care compagne e compagni, care delegate e delegati al 3° congresso nazionale di USB,

è un grande onore per me essere di nuovo in Italia, dove pochi mesi fa si è tenuto, con ottimi risultati, il 18° congresso della Federazione Sindacale Mondiale, grazie agli sforzi enormi e allo spirito combattivo dei compagni e dei militanti di USB.

Sono felice di portare il nostro più caro saluto e ringraziamento, attraverso voi, alla classe lavoratrice italiana da parte delle centinaia di sindacalisti di ogni continente che hanno partecipato a quel congresso.

Credo sinceramente che, proprio come lo storico secondo congresso della FSM che si svolse in Italia nel 1949 segnò il rafforzamento della FSM rinnovata con il radicamento dell’orientamento di classe e la fondazione degli uffici locali e dei sindacati di settore, il 18° congresso si dimostrerà in futuro una pietra miliare per il rafforzamento e la massificazione  della FSM.

Care compagne e cari compagni,

oggi il mondo attraversa una fase di estrema intensificazione del conflitto politico, economico e militare che intende controllare e sfruttare le risorse economiche del nostro pianeta. I popoli pagano il prezzo in morti, rifugiati e deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro alle guerre e agli interventi imperialisti.

Ai falchi che si spacciano per colombe diciamo che la pace nel mondo non è garantita da un maggior militarismo, da patrocini di ogni genere nei confronti dei fascisti e dei nazionalisti di estrema destra, non si può basare su embargo, sanzioni e guerra economica.

Ancora una volta, la FSM alza la propria voce, la voce della classe lavoratrice, per la pace, per la fine degli interventi imperialisti, per lo scioglimento della NATO e di tutte le coalizioni militari e per lo smantellamento delle armi nucleari. Le lavoratrici e i lavoratori di tutto il globo devono affrontare una crisi del capitalismo dopo l’altra. Tutte le crisi sono state usate come pretesto perfetto per violare palesemente i diritti democratici e sindacali e per peggiorare le condizioni di vita e di lavoro, con il risultato di un drammatico aumento delle diseguaglianze sociali, della povertà e dello sfruttamento. L'aumento drastico e incontrollato dei prezzi dei beni di prima necessità prosciuga i salari e il potere d’acquisto dei lavoratori, salari che non solo non sono aumentati ma che, in molti casi, sono stati ridotti con il pretesto della crisi e della pandemia.

Chi produce ogni tipo di bene ha difficoltà ad affrontare anche le necessità quotidiane di base mentre i monopolisti e le multinazionali raggiungono nuovi record di profitti. Questa situazione indica il fallimento inevitabile di un sistema guidato dal profitto, che rende i ricchi più ricchi e i poveri più poveri.

Per noi, c’è solo una strada da seguire ed è la strada della dignità, la strada della lotta. È chiaro che solo attraverso le lotte si possono realizzare gli obiettivi del movimento operaio e si possono raggiungere obiettivi di progresso sociale. Le lotte per il soddisfacimento delle necessità attuali dei lavoratori sono a tutti i livelli: salariali, lavorative, di sicurezza, culturali e psichiche; per difendere le libertà democratiche e sindacali, la contrattazione collettiva e il lavoro stabile e contrattualizzato; per proteggere l’autonomia dei sindacati e del loro orientamento di classe dalla corruzione burocratica e dalla manipolazione del capitale e dei padroni.

La crisi del capitalismo, esacerbata dalla guerra in Ucraina, sta provocando l’inevitabile reazione militante dei lavoratori in tutto il mondo con grandi lotte, manifestazioni e scioperi in tutti i continenti. I sindacati che aderiscono alla FSM sono in prima linea in queste lotte. Attraverso queste lotte e mobilitazioni, i lavoratori si rifiutano di pagare la crisi capitalista e le guerre imperialiste. Chiedono il soddisfacimento dei loro bisogni reali e la difesa delle libertà democratiche e sindacali messe sotto attacco, con vari pretesti, negli ultimi anni. La violazione dei diritti sindacali e democratici, l’inasprimento della repressione e dell’autoritarismo dello stato, come voi ben sapete per le vostre  recenti esperienze, è la risposta dei governi borghesi alle giuste richieste  della popolazione.

Sono certo che il ruolo di USB, che è a capo della Federazione europea con il compagno Pierpaolo e partecipa alla segreteria della FSM con la compagna Cinzia, sarà fondamentale per un ulteriore rafforzamento della nostra Federazione e la realizzazione dei nostri obiettivi.

Care compagne, cari compagni, sorelle e fratelli,

concludo augurando a tutti voi di svolgere i lavori, la discussione e prendere le decisioni di questo congresso nel miglior modo possibile. Sono sicuro che con il vostro orientamento di classe e le linee guida militanti del 18° congresso della FSM, le vostre iniziative e lotte future soddisferanno le aspettative della classe lavoratrice italiana. Non ho dubbi che con la lotta incessante e il contributo di USB la Federazione Sindacale Mondiale continuerà la sua battaglia per la dignità delle condizioni di vita e di lavoro.

Lunga vita a USB e alla classe lavoratrice italiana.

Lunga vita alla FSM.

Grazie