La Guardia Forestale de L'Aquila:
"I vertici dei Vigili del Fuoco sapevano che il sito di Monticchio era inquinato"
Il campo base dei vigili del fuoco a L'Aquila, presso il quale era di stanza anche il contingente pisano, sorgeva su una discarica di rifiuti chimici mai bonificata. Dopo la denuncia della Rdb, continua l'inchiesta di Pisanotizie. La Guardia Forestale de L'Aquila conferma: "Le istituzioni locali avevano avvertito per tempo i vertici dei Vigili del Fuoco che su quella zona vertevano gravi problemi di inquinamento. Ma il campo è stato costruito lo stesso"
Il sito di Monticchio era inquinato. A dirlo è anche il corpo forestale dell'Aquila che aveva scoperto e denunciato la questione sin dal 2007. I vigili del fuoco che hanno campeggiato e transitato dal campo base "Isola Fortif" non erano stati informati delle origini di quel luogo, ma i loro vertici sì, gli stessi che lo hanno comunque ritenuto idoneo.
Le guardie forestali dell'Aquila sapevano che si trattava del terreno di un'industria chimica dismessa. Nel 2007 inviano la segnalazione in Procura, che ha seguito il suo iter. Alla proprietà dell'area viene infatti imposta la bonifica del suolo e il pagamento delle spese, ma quest'ultima non fa nulla di tutto questo.
Poi, dopo il terremoto, il sito è stato occupato dai vigili del fuoco: "Era stata data segnalazione direttamente ai vertici dei vigili del fuoco, che hanno deciso lo stesso di installarsi lì", ci spiegano i forestali dell'Aquila. "Nell'autunno 2009, gliene abbiamo data comunicazione, perché stavano situando i container in prossimità di questo interramento di rifiuti: non era il caso di far dormire delle persone lì vicino. Proprio in quel periodo sono comparsi i primi articoli della stampa e la questione è stata risollevata."
Non si sa esattamente ancora chi abbia affidato quell'area ai VVF, probabilmente la Protezione Civile o unità di emergenza non meglio specificate, certo è che non sono state le istituzioni locali le quali sapevano e hanno informato per tempo "senza poter fare di più".
Il problema riguardava direttamente la società che aveva su quel terreno il suo sito e che doveva 'attrezzare' l'iter per la bonifica, ma non l'ha fatto. I vigili del fuoco dovevano essere avvisati anche del procedimento penale in corso, del rapporto dell'ARTA e del CFS dell'Aquila, e dovevano sapere che lì si trovava un interramento di rifiuti.
I forestali sono chiarissimi su questo punto: "C'è stata una denuncia sull'interramento di questi rifiuti, e sono stati scoperti. Però continuano a rimanere lì, a poca distanza dai container. Ancora va fatta una caratterizzazione del sito, e possiamo solo immaginare quanto passerà prima della bonifica." "Secondo punto - concludono dall'Aquila: i vigili del fuoco sono stati avvisati e hanno deciso lo stesso di occupare quello spazio. Non è che le istituzioni non abbiano detto niente, o si siano disinteressate, hanno piuttosto avvisato i comandanti, nel rispetto delle persone che venivano a lavorare all'Aquila."
Insomma, ancora poche risposte chiare su questa vicenda. Colpisce la discrepanza tra il generale atteggiamento del Governo, sempre celebrativo nei confronti dei 'corpi di emergenza' quando fanno da scudo mediatico, e altrettanto pronto a piazzarli fra i rifiuti come se fossero milizie di serie zeta.
Molti, tra Vigili del Fuoco e forestali, nel frattempo ripetono: "Io il mio personale lì non lo farei alloggiare."