Per la seconda volta in cinque giorni i Vigili del Fuoco aderenti all’Unione Sindacale di Base sono stati trattati al Viminale come fossero volgari tagliagole.
Identificati e trattenuti dagli agenti della Polizia di Stato, negati come sindacato rappresentativo, esclusi per la seconda volta consecutiva da una riunione sulla contrattazione alla quale erano presenti tutte le altre sigle sindacali. Questo accade mentre i sindacati firmatari concludono accordi per pochi centesimi.
Mentre a livello nazionale USB viene convocata dal governo ai tavoli confederali, i singoli ministeri – Viminale compreso - escludono dunque quotidianamente il nostro sindacato dai tavoli di trattativa, a causa della mancata firma del CCNL Funzioni Centrali.
I Vigili del Fuoco sono una categoria da anni strapagata con splendide parole, ma nei fatti vilipesa e offesa con trattamenti economici, normativi e previdenziali da ultimo mondo.
Una volta di più l’arroganza al potere ha tenuto oggi a ribadire che non c’è posto per la democrazia sindacale. Un comportamento palesemente antidemocratico che tenta di imbavagliare, senza riuscirci, ogni voce fuori dal coro.
L’Unione Sindacale di Base non si arrende e continuerà la sua battaglia in ogni sede. Occupando intanto il Viminale e organizzando lo sciopero della fame dei delegati USB dei Vigili del Fuoco fin quando non sarà riaperto il contratto.
Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco USB