Prosegue anche oggi, 1° novembre, lo sciopero indetto da USB all'ILVA di Taranto che terminerà sabato alle ore 7. Significativa la partecipazione in tutto lo stabilimento.
Nonostante la diffida inviata da USB e la richiesta di intervento del Prefetto fatta nell'incontro che si è tenuto nella giornata di ieri, proseguono anche le pressioni indebite di dirigenti e responsabili dell'ILVA nei confronti dei lavoratori che scioperano.
Intimidazioni e minacce di provvedimenti disciplinari che i nostri legali stanno già valutando per perseguire gli evidenti comportamenti antisindacali, ma che dal punto di vista legale non hanno alcun valore perché lo sciopero è regolare ed è un diritto costituzionale che non può essere soggetto all'arbitrio aziendale.
Chi non si è fatto in alcun modo intimidire sono invece i lavoratori del reparto Movimento Ferroviario (Mof) dove lavorava Claudio Marsella: stanno scioperando compatti con USB e rifiutano qualsiasi mediazione di Fiom, Fim e Uilm.
USB ed i lavoratori vogliono risultati e non chiacchiere: tutti i responsabili di quanto è accaduto e sta accadendo dentro e fuori la fabbrica devono pagare.
Lo sciopero e la vertenza continueranno con i seguenti obiettivi:
- l’azzeramento degli accordi aziendali firmati da Fim-Fiom-Uilm;
- le dimissioni delle RSU in carica e l'elezione di nuovi Rappresentanti;
- la nazionalizzazione dell’Ilva visto che nonostante i pronunciamenti della Magistratura la proprietà continua a produrre e seminare morte quanto e più di prima;
- la piena garanzia del salario per tutti i lavoratori sino alla bonifica dello stabilimento e del territorio.
per info: fed.Puglia tel/fax 080 5424993