Con il comunicato del 13 maggio 2019, a seguito dell’approvazione del piano triennale dei fabbisogni, avevamo espresso la nostra insoddisfazione affermando “CI VUOL BEN ALTRO”.
I numeri approvati nel documento risultavano assolutamente insufficienti ed il piano sembrava finalizzato solo a tamponare le falle ormai vistosissime, per altro senza riuscirci, visto che anche i nuovi arrivi previsti, che a tutt’oggi non si riescono ad acquisire, non sarebbero stati in grado di compensare le necessità.
Pochi giorni fa, il 31 marzo 2021, nel documento “L’INAIL IN SINTESI”, l’Istituto ha pubblicato tra l’altro i dati relativi alla differenza tra i numeri del piano triennale varato nel 2019 e la situazione attuale delle presenze (Forza).
A distanza di due anni la situazione è peggiorata ancora di più, causa pensionamenti a vario titolo, e le percentuali di riduzione di personale sono tali che dovrebbero far scattare un allarme generalizzato a tutti i livelli.
Bene quindi hanno fatto le colleghe ed i colleghi della sede di Roma Tuscolano a proclamare lo stato di agitazione ed inviare una lettera ai vertici dell’Istituto per segnalare la gravità della situzione, che sta mettendo in discussione la piena applicazione della carta dei servizi, ed il “benessere organizzativo”, ormai semplice definizione terminologica priva di qualsiasi senso in rapporto alla realtà operativa.
La USB INAIL condivide la denuncia espressa con la lettera inoltrata dai lavoratori ai vertici dell’Istituto, sottolineando che le gravissime condizioni di lavoro sono ormai generalizzabili alla maggioranza se non alla totalità delle sedi e degli uffici.
Condivide l’appello lanciato a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dell’Istituto di inoltrare all’amministrazione analoga lettera e condivide la preoccupazione per le conseguenze negative che la riduzione del numero dei dipendenti sta determinando sul servizio pubblico. Condivide la protesta sullo stress organizzativo e sugli sforzi richiesti per raggiungere obiettivi crescenti non più sostenibili, non predisposti in funzione del miglioramento dei servizi all’utenza, a cui si affianca l’attuale sistema premiante ed il taglio dei compensi incentivanti che penalizza in modo inaccettabile un personale ormai agli sgoccioli.
La USB sosterrà tutte le iniziative che i lavoratori vorranno mettere in atto su tali temi, ribadendo la necessità e l’urgenza di avviare i concorsi già approvati per nuovo personale, di effettuare rapidamente i concorsi interni per i passaggi tra le aree e procedere a una rapidissima ridefinizione dei nuovi fabbisogni per avviare una nuova campagna di assunzioni, questa volta capace di rispondere alla gravissima situazione denunciata dalle colleghe e dai colleghi, e per altro confermata dalla stessa amministrazione nel documento INAIL IN SINTESI.
L’emergenza sanitaria, rispetto alla quale l’INAIL ha avuto un ruolo centrale, ha fatto emergere il fallimento delle politiche di austerità e dei tagli, sia in termini di risorse economiche che di assunzioni.
E’ arrivato il momento di girare pagina, restituendo all’utenza la piena funzionalità dei servizi, che non potrà essere garantita solo con la spinta alla digitalizzazione o con un semplice aggiustamento degli attuali assetti organizzativi, ormai del tutto sganciati dalla realtà.
Il grido di allarme lanciato dalle lavoratici e dai lavoratori della sede di Roma Tuscolano, a cui si deve dar risposta, deve servire da monito; senza medici, infermieri, tecnici, professionisti e ricercatori, personale amministrativo, ispettori, assistenti sociali ed informatici non è possibile pensare ad una ripartenza, soprattutto nella consapevolezza che niente potrà più essere come prima.
Roma 10 maggio 2021 USB INAIL
Coordinamento Nazionale