Incentivi economici – art. 113 d.lgs 50/2016 per le Sedi Centrali MIMS
Ai lavoratori ed alle lavoratrici delle sedi centrali MIMS – (Via Nomentana, Via Caraci Via dell’Arte, archivio Ciampino)
Si è svolta venerdì u.s. una riunione convocata dall’Amministrazione e preseduta dalla dr.ssa Michela Cocurullo, responsabile MIMS per le relazioni sindacali, per definire l’accordo decentrato per la ripartizione degli incentivi ex art. 113 del decreto in oggetto (il cosiddetto Codice degli appalti qui il link all’articolo specifico) Il 2% degli importi posti a base di gara di ogni singola attività in appalto (lavori o servizi e forniture) e può essere ripartito tra il personale coinvolto nelle procedure a far carico sugli stanziamenti degli stessi appalti. (l’80% del 2%)
La norma rimanda a Regolamenti specifici di singola Amministrazione che definisconola "cornice" ed i vari range delle percentuali di retribuzione per le varie figure coinvolte (RUP,DL, collaboratori,ecc).
I regolamenti rimandano poi “a cascata” ad ulteriori accordi locali in sede “decentrata” cioè circoscritti dall’ambito delle RSU elette nelle varie sedi MIMS. Al tavolo siedono le relative OO.SS. Territoriali.
Nel caso delle Sedi Centrali sopraindicate, essendosi eletta anche per il triennio 2022-2025 una RSU unica (22 componenti), si dovrà stilare un nuovo accordo unico per i possibili destinatari cioè i circa 1700 lavoratori delle sedi romane suddette.
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Qui al link il testo del DECRETO 4 ottobre 2021 , n. 204 (Regolamento nazionale MIMS), emanato sulla base di un accordo siglato dalle OO.SS. MIT nel lontano 2018 e poi, a seguito di eccezioni e rinvii, entrato finalmente in vigore solo a fine 2021 in sostituzione del precedente.
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Qui invece , per riferimento, il testo del vecchio accordo 2010 che USB PI (RdB) non siglò.
Certamente non possiamo ipotizzare lavori analoghi per quantità ed entità a quelli di un Provveditorato alle OO.PP. anche per le sedi centrali, peraltro disomogenee in funzione delle attività variegate delle direzioni generali, è tuttavia necessario porre attenzione alla regolamentazione e soprattutto ottenere e comprendere i dati statistici relativi alla distribuzione degli incentivi.
Trattandosi infatti di attribuzioni economiche che possono incrementare il salario, e non solo dei dipendenti tecnici (ovviamente avvantaggiati) di settori specifici, è necessaria la massima attenzione e trasparenza affinché i criteri di rotazione ed equità non rimangano solo sulla carta.
Trasparenza che tarda ancora ad arrivare: infatti dopo 10 anni dal precedente accordo l’Amministrazione ammette di non essere riuscita ancora ad aggregare i dati per monitorare compiutamente le attività ed intende definire ora un metodo per raccogliere i dati.
La cosiddetta anagrafe delle prestazioni probabilmente non aiuta in modo esaustivo. Uno dei motivi della non condivisione da parte di USB degli accordi del passato (firmati invece da tutte le altre sigle presenti) fu proprio la carenza di trasparenza sui dati.
Il nuovo accordo, fatti salvi gli indirizzi sulla trasparenza dell’art. 13 del suddetto decreto, non potrà quindi che contenere, per essere condiviso da USB MIMS, vincoli specifici sul monitoraggio periodico dei lavori e servizi di pertinenza delle sedi centrali romane . In sostanza dobbiamo capire chi ha percepito e percepirà cosa.
USB ha già riproposto al tavolo questa verifica come semestrale, mediante la periodica riconvocazione del tavolo per la analisi dei dati forniti, potendosi prevedere una prima verifica di metodo già ad inizio 2023. E’ necessario infatti un confronto costante per evitare che gli impegni rimangano solo promesse.
Spiace notare l’assenza alla prima riunione proprio del soggetto fondamentale della contrattazione decentrata cioè la RSU eletta Sedi Centrali, che non sembra essere riuscita a riunirsi, nonostante gli ormai consueti mezzi telematici. (La RSU deve raggiungere la metà + 1 per potersi riunire e deliberare).
Forse il caldo eccessivo o le ferie già in atto non favoriscono? Certamente auspichiamo che non si tratti invece della scarsa partecipazione da parte dei “soliti” componenti vecchi e nuovi che hanno di fatto ingessato l’attività della RSU precedente nell’ultimo delicato periodo. (Ricordate il nostro comunicato “Prendi i voti e scappa”?)
I delegati RSU eletti nelle liste USB si opporranno nuovamente e con determinazione agli assenteisti che danneggino i lavoratori.
Tuttavia l’Amministrazione ha presentato in riunione un testo in bozza ancora molto scarno, (praticamente in bianco), al fine di orientarsi tra le posizioni e si è impegnata a proseguire il confronto , subito al termine della pausa estiva, recependo le proposte dei soggetti sindacali.
USB attraverso le proprie componenti nel CUG (oltre che nella RSU) solleciterà il rispetto dei criteri di trasparenza e rotazione a favore delle pari opportunità. (Il CUG sta lavorando sulla dindividuazione delle differenze retributive).
Invieremo nei prossimi giorni all’Amministrazione una proposta di accordo che pubblicheremo contestualmente sul nostro sito a margine della notizia relativa, per la condivisione con voi lavoratori delle sedi centrali:
RLS
Da ultimo l’Amministrazione ha indirizzato un sollecito alla RSU Sedi Centrali perché non ha ancora designato i nuovi RLS. (Ben 9: 3 per ogni sede Nomentana, Arte, Caraci e relative collegate)
Figure essenziali gli RLS, più che mai in questo periodo complesso anche per l’introduzione di nuovi metodi di lavoro che possono comportare vantaggi ma anche molti rischi (stress, organizzazione, isolamento, sicurezza)
Uno dei punti della campagna elettorale USB MIMS fu proprio la elezione diretta degli RLS attraverso le assemblee dei lavoratori delle sedi.
La cosa è perfettamente fattibile e soprattutto utile; riteniamo infatti essenziale che lavoratrici e lavoratori scelgano e quindi conoscano i loro Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e ne verifichino l'operato.
Roma, 1 agosto 2022
USB Pubblico Impiego MIMS.
USB MIMS