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Giustizia minorile e di Comunità

Incontro con la Ministra Cartabia del 5 maggio 2021

Nazionale,

                        Alla Ministra della Giustizia

La USB P.I. – Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità si riporta integralmente, per quanto riguarda la parte generale, a quanto già espresso dai colleghi del DOG.

Nello specifico del settore, nel portare i saluti del personale iscritto a questa O.S., auspica un’interlocuzione positiva e costruttiva.

La Unione Sindacale di Base  intende chiarire l’importanza di rilancio vero e concreto della giustizia di comunità rivolta ai minori sottoposti a provvedimenti giudiziari e agli  adulti dell’esecuzione penale esterna, la cui casistica assume sempre maggiore rilevanza.

Rilancio che deve passare attraverso investimenti sia sulle strutture territoriali che sugli organici. Sino ad oggi il personale, grazie alla consapevolezza  del proprio mandato istituzionale e nonostante le gravi carenze strutturali e di organico, ha garantito con responsabilità il servizio, anche in tempo di pandemia.

Lei Ministra nella audizione alla Camera del 15.03.2021 ha parlato di valorizzazione del personale, di digitalizzazione e di attenzione e rilancio dell’edilizia  giudiziaria e penitenziaria.

In quella sede ha rivolto una particolare attenzione al paradigma della giustizia  riparativa e della vera prevenzione alla recidiva che si ottiene costruendo percorsi di recupero del condannato valorizzando e diversificando la risposta sanzionatoria che non deve vedere nel carcere l’unica risposta.

Le sue premesse, sono ampiamente condivise da questa O.S., in verità dallo stesso  personale degli UEPE e degli USSM tant’è che le praticano  nel loro agire professionale quotidiano.  Vengono a mancare, tuttavia, alcune  condizioni necessarie per garantire di svolgere al meglio questa funzione che risulta centrale per il sistema paese.

Le criticità più evidenti nell’attuale assetto degli uffici del DGMC risultano essere:

  • la necessità di una attenta ridefinizione della geografia nella distribuzione degli uffici per adulti e minori sul territorio andando a  istituire sedi in alcune province con notevole carico di lavoro e agevolando realmente la costruzione di una giustizia di prossimità;
  • implementare la pianta organica in sedi già istituite in quanto inadeguata al carico di lavoro esistente;
  • individuare locali idonei allo svolgimento delle funzioni, basti pensare che la sede  distaccata USSM di Padova, sede storica a cui afferiscono per l’utenza  altre due province, rischia di essere accorpata a Venezia per motivi logistici  ;

 

  • l’implementazione di  piante organiche con adeguato organico relativo al   personale amministrativo indispensabile anche a sostenere quei processi di supporto che consentano ai funzionari di servizio sociale di svolgere al meglio il proprio compito ;
  • l’importanza di  dotare il personale tutto di strumenti adeguati a svolgere il proprio lavoro e di provvedere ad una adeguata informatizzazione, che in piena pandemia ha mostrato tutti i suoi limiti e arretratezze anche sul piano delle strumentazioni necessarie;
  • la stabilizzazione  di quelle figure indispensabili ad implementare un modello di lavoro di equipe multidisciplinare, quali gli psicologi oggi  ingaggiati con bandi a scadenza quadriennale che non permettono interventi efficaci e continuativi, soprattutto alla luce dei continui richiami dell’amministrazione ad ispirarsi ai migliori modelli di probation.

Quanto sopra anche alla luce della necessità di una maggiore attenzione   al benessere organizzativo visti l’ampliamento e  la complessificazione degli interventi cui questo settore è chiamato a rispondere con ricadute di responsabilizzazione e di aggravio sul personale.

Molti altri gli aspetti da sottoporre alla sua attenzione,  si confida tuttavia  che questo sia solo l’inizio di una proficua interlocuzione per valorizzare nel settore dell’esecuzione penale  le  misure di comunità indispensabili al funzionamento della  giustizia e finalizzate a  costruire una maggiore  sicurezza  per la società. Crediamo che si debba dare   alle lavoratrici e lavoratori di questo delicato  settore  tutto l’appoggio e le motivazioni necessarie a portare avanti il loro  indispensabile compito.

Roma, 05 maggio 2021

USB P.I. _ Giustizia  coordinamento Nazionale DGMC