INCONTRO DEL 20 OTTOBRE CON IL PROVVEDITORATO DI FIRENZE
RESOCONTO E CONSIDERAZIONI
Si è svolto il 20 pomeriggio l’incontro richiesto con il Provveditorato, in merito alle gravi e pericolose situazioni in cui versa ormai da mesi la struttura, ed anche in merito all’ emanazione dell’ormai noto “colpo di coda”, con cui il Provveditore uscente Guardabassi ha emanato la disposizione di chiusura di molte sezioni territoriali, formalizzando di fatto “ l’innovazione organizzativa” del lavoro agile (o il ricatto?) come modalità obbligatoria di lavoro nel MIT.
Abbiamo constatato l’ottima volontà dell’attuale dirigenza, per sanare tutte le carenze e mancanze anche gravissime ereditate dal Provveditore Guardabassi: ci ritroveremo quindi il prossimo 28 ottobre per un confronto sul Protocollo di Sicurezza Anti Covid, di cui speriamo di arrivare nella stessa data anche alla stipula.
Sono state inoltre fornite le risposte alle molte richieste formulate dalle RSU, tranquillizzando in molto casi timori rappresentati dai colleghi, tenuti finora nel più completo abbandono, ed altre verranno fornite nel prossimo incontro, dove parleremo anche della chiusura delle sezioni: USB ha preannunciato la richiesta di talune informazioni in merito, richiesta che sarà formulata al più presto. L’attuale dirigente titolare delle relazioni sindacali, dottor Salvia, ci ha dichiarato di non avere la possibilità di ritirare la disposizione di chiusura sedi, ma ci ha assicurato la massima disponibilità al dialogo.
Informiamo i colleghi che adesso sono presenti sia medico competente che RSPP, con una convenzione da rinnovare nel mese di novembre, che sono state programmate le visite periodiche di controllo e che al medico sono stati inviate le certificazioni e richieste dei colleghi, in merito al loro stato di salute da tutelare. Finalmente !!!
La USB ha intanto inviato a tutti i presenti alcuni accordi di altre amministrazioni riguardanti il Protocollo sull’attività esterna, anch’esso mancante nella struttura Provveditorato della Toscana, al pari del previsto Protocollo per il rientro in sicurezza.
Non possiamo non fare alcune considerazioni:
un dirigente che in piena pandemia ha omesso di predisporre tutti i documenti previsti dalla legge, per la tutela della salute dei lavoratori e di quella pubblica, viene promosso al più alto rango amministrativo del Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti:
CURRICULUM dell’ avvocato Guardabassi, da Provveditore della Toscana:
in pieno lock down, e fino ad oggi:
- mancanza del Medico competente e dell’ RSPP
-mancata redazione del Protocollo Anti Covid
-mancato aggiornamento DVR
-mancata consegna od invio ai dipendenti delle specifiche informazioni sulla sicurezza, relative allo svolgimento del lavoro in modalità Smart Working
-consegna intempestiva dei DPI
-in mancanza di un protocollo non è stata emessa nessuna disposizione di servizio relativa a:
- utilizzo e sanificazione dei sistemi di riscaldamento/condizionamento
- utilizzo e sanificazione delle auto di servizio, delle quali però è stato disposto l'uso
- presenza fisica e/o compresenza dei lavoratori nell'ufficio
-nell'assoluta mancanza di istruzioni e disposizioni relative alla situazione di emergenza sanitaria, si è comunque proceduto ad incaricare lavoratori alla presenza fisica negli uffici, nei cantieri, alle conferenze di servizi eccetera
-alcune sedi di lavoro, utilizzate dal personale in presenza fisica autorizzata, seppur saltuaria, non solo non sono state sanificate, ma non sono state sottoposte per mesi (quelli del lockdown) nemmeno alle pulizie ordinarie
-mancata osservanza delle disposizioni fornite dal livello centrale i primi giorni del mese di agosto, fra cui l’individuazione specifica delle attività telelavorabili, la rilevazione dei desiderata dei lavoratori rispetto allo smart workin (infatti poi sono stati messi forzatamente in SW lavoratori che non l’hanno richiesto, e che non svolgono nemmeno attività teleavorabili. Guarda caso tutti lavoratori delle sezioni territoriali; ci viene da chiedere se in questo caso non ci possa essere danno erariale....
-colpo di coda: ultimo pomeriggio di lavoro a Firenze, emanazione di un provvedimento di chiusura di Sezioni Staccate formalizzando di fatto “ l’innovazione organizzativa” del lavoro agile (o il ricatto?) come modalità obbligatoria di lavoro nel MIT.
ABBIAMO RIBADITO SUL TAVOLO REGIONALE, CON ORGOGLIO, CHE USB E’ STATA L’UNICA ORGANIZZAZIONE SINDACALE CHE AL TAVOLO NAZIONALE HA RINFACCIATO AL NEO DIRETTORE CENTRALE DEL PERSONALE DEL MIT IL SUO BRILLANTISSIMO OPERATO SVOLTO AL PROVVEDITORATO DI FIRENZE.
PER NOI NON SONO DEGNI DI SALUTI ED AUGURI DI BUON LAVORO DIRIGENTI CHE DANNEGGIANO I LAVORATORI CHIUDENDO LE SEDI DI LAVORO, E CHE NON HANNO APPLICATO QUANTO PREVISTO DALLE LEGGI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI, IN PIENA PANDEMIA.
LA PROMOZIONE DEL DOTTOR GUARDABASSI LA DICE LUNGA SUL CONCETTO CHE IL MINISTERO DELLE INFRASTUTTURE E DEI TRASPORTI HA DELLA MERITOCRAZIA E DEL RISPETTO DELLE NORME.
Maria Fioriello – Giorgio Pierini
USB PI Esecutivo Regionale Pubblico Impiego