Nell’incontro fra governo e parti sociali che si è svolto ieri a palazzo Chigi, a cui ha partecipato la Confederazione Unitaria di Base, il Coordinatore nazionale Piergiorgio Tiboni ha esposto le rivendicazioni decise dall’assemblea tenuta sabato 17 maggio a Milano con la partecipazione di 2.000 delegati.
E’ indispensabile una forte ridistribuzione del reddito a favore di salari e pensioni con aumenti generalizzati di almeno 3.000 Euro annui unitamente all’introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi, con l’eliminazione dell'Iva dai generi di prima necessità.
Tiboni ha inoltre sottolineato il problema della continuità del reddito, che va perseguita attraverso la lotta alla precarietà lavorativa e sociale, l’abolizione delle leggi Treu e 30, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione, alla mobilità, e con la difesa e il potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie degne di questo nome.
Inoltre la Cub ha ribadito l’obiettivo di rilanciare il ruolo del Contratto nazionale come fondamentale strumento di redistribuzione del reddito, ha espresso la netta contrarietà della CUB alla detassazione degli straordinari proposta dal Governo.
La CUB presenterà alla Presidenza del Consiglio un articolato documento sulle questioni poste nel corso dell’incontro. Laddove queste priorità non verranno adeguatamente prese in considerazione, la CUB promuoverà gia a partire dalle prossime settimane iniziative di mobilitazione e uno sciopero generale da tenersi nel periodo post feriale.
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