Venerdì 20 febbraio si svolto l’incontro all’assolombarda sulla procedura di Cigo ad Arese per due settimane dal 2 marzo al 15 marzo 2009 che interesserà complessivamente 441 lavoratori. ( 290 Fiat, 125 Powertrain, 13 Targarent, 5 Savarent, 8 Fga).
Cosa hanno detto Fiat, Powertarain e le altre aziende collegate
Hanno motivato la Cigo invocando genericamente la crisi del mercato e la caduta delle vendite del 40%, da qui la necessità della contrazione delle ore lavorate in tutti i settori di produzione e degli enti centrali per ridurre i costi. (più generico di così si muore). È stata poi esclusa la possibilità di rotazione della Cigo, senza peraltro dare una spiegazione credibile.
Per quanto riguarda il progetto del motor village al Centro direzionale l’azienda ha detto (testuale) che non ci sono novità al momento.
Cosa abbiamo detto:
basta meline occorre una discussione vera
La FlmUniti Cub ha contestato queste procedure di Cigo ed ha chiesto una discussione vera sulla situazione di Fiat ed in particolare di Arese per i seguenti motivi:
La caduta della produzione in Italia è circa il doppio del calo delle vendite perché Fiat ha dimezzato la produzione in Italia negli ultimi tre anni (da 1,4 milioni di vetture a 700.000 mila).
La Cigo negli enti centrali ed in particolare negli enti tecnici è il frutto del blocco di tutti i progetti nuovi, cosa mai accaduta e questo pone pesanti interrogativi sul futuro.
La situazione critica di Arese risente delle scelte scellerate fatte prima della crisi attuale delle vendite.
Abbiamo fatto notare poi, a dimostrazione della strumentalità delle motivazioni dell’azienda, che avendo diminuito una settimana di cigo per 8200 lavoratori di produzione a marzo ( circa il 15% dei circa 50.000 interessati nel gruppo) avrebbe dovuto diminuire con la stessa proporzione la cigo negli enti centrali.
Così non è stato. Segno perciò che le ragioni della Cigo di Arese sono altre.
La Fiat gioca in borsa, non investe e mette le mani nelle tasche dei lavoratori
Invece di investire sui nuovi modelli l’ultimo consiglio di amministrazione Fiat ha autorizzato ancora l’acquisto in borsa 1,1 Miliardi di € di azioni proprie. Ma la cosa che non è tollerabile è che Fiat per risparmiare sta mettendo le mani nelle tasche dei lavoratori per ridurre il già basso salario.
Infatti sulla gestione della Cigo, oltre ai “casini” di dicembre, succede che Fiat si rimangia situazioni consolidate da oltre venti anni come il pagamento della tredicesima, dei premi e della indennità quadri (sulla cigo ordinaria Fiat aveva sempre pagato tredicesima e premi per intero quando nel mese c’era prevalenza di ore retribuite, adesso invece fa il ricalcolo secco, oppure aveva sempre pagato per intero l’indennità quadri e adesso non più.
Inoltre specula sulla malattia durante la Cigo). Su questi temi Fiat si nasconde dietro il fatto che non ci sono accordi scritti; vero, se questo è il problema si facciano subito, però è bene sapere, a scanso di equivoci, che le situazioni consolidate valgono come leggi.
Fiat integri la Cigo all’80% del Salario paghi per intero la tredicesima e i premi (su questo se necessario si faccia un accordo subito) e si apra una discussione vera sul futuro della Fiat e di Arese in particolare.
Inoltre chiediamo che la cigo si possa distribuire settimanalmente.