La soluzione dei problemi delle due tipologie di operatori non sta dentro al proprio profilo professionale ma nella capacità di relazione progettuale tra i due, contestualizzata con le trasformazioni in atto ed i modelli assistenziali emergenti.
Il rischio è quello di proiettare i due profili fuori dalla realtà operativa e lavorativa, riproponendo il dualismo e la separazione tra condizioni di lavoro e professionalità puramente formale e non esercitata.
Del resto il processo assistenziale di cui sono attori entrambi li costringe ad una relazione quotidiana, professionale, operativa e lavorativa che non può essere ignorata o rimossa.