Lavoratori,
in data odierna si è tenuto presso la direzione regionale l’incontro per l’informativa sul sisma, con riferimento ai due nuovi eventi del 26 e 30 ottobre u.s., alle OO. SS, “su richiesta” di USB.
Il direttore ha illustrato la situazione aggiornata al 04/11/2016, con i mezzi ed il personale della regione attualmente impegnato, sullo scenario del sisma Italia centrale, consegnandoci un prospetto, nel quale si evidenziavano 78 uomini impegnati e 48 mezzi VF.
Lo stesso, ci ha tenuto a precisare, che la situazione è in continua evoluzione e continuano ad arrivare richieste dal CON di mezzi speciali, sez. operative intere e ridotte, specialisti SAF e puntellatori, funzionari ed alcuni “pezzi” della logistica regionale per l’allestimento del campo base… ci ha inoltre evidenziato la programmazione “provvisoria” degli avvicendamenti delle sezioni operative, dicendo che Bologna, per il maggior numero di personale in forza è una sezione operativa che parteciperà ad ogni avvicendamento accompagnata dalla rotazione di 4 comandi della regione per ogni avvicendamento (quindi 4 comandi impegnati ogni 2 avvicendamenti). Oltre alla programmazione degli avvicendamenti di personale e mezzi di sezioni operative e speciali, il direttore ci ha anche presentato un prospetto legato alla situazione dei funzionari impegnati e da impegnare, comunicando che la direzione avrebbe cercato, con la programmazione futura, di equilibrare tra i vari comandi della regione l’invio dei vari funzionari disponibili.
La nostra Organizzazione Sindacale ha fatto notare al direttore, che storicamente questa gestione del sisma è davvero “imbarazzante” per lo stravolgimento delle regole stabilite negli anni per la gestione delle calamità; infatti si è passati dalla prima alla terza fase, ignorando completamente una seconda fase, che secondo noi sarebbe stata dovuta e necessaria; se solo si pensa che per un evento di tali dimensioni (anche territoriali) è stato impegnato meno del 50% del contingente VVF utilizzato per il sisma dell’Aquila, capiamo benissimo dove va a parare questa gestione delle calamità volta al risparmio, schiava del riordino, che ricordiamo solo USB non ha firmato!!! Questa assurda gestione dell’Emergenza è uno dei motivi che ci ha spinto, a livello nazionale, a dichiarare lo stato di agitazione!!!
Inoltre, la nostra O.S. ha fatto verbalizzare una richiesta da inoltrare a chi di competenza, al ministero, dove si dice che inventando di sana pianta un criterio di richiamo del 70% del personale impegnato per il sisma, si è palesemente contravvenuti ad una circolare a firma dell’Ing. PINI di qualche anno fa, dove chiaramente si disponeva che per le attività emergenziali per le quali esisteva un decreto con la dichiarazione di inizio delle fasi per la gestione della calamità (1^ fase, 2^ fase e 3^ fase), il richiamo del personale in sostituzione di quello impegnato non poteva che essere del 100%, mentre veniva stabilito un criterio di richiamo del personale impegnato al 60% per le altre attività emergenziali (micro calamità).
USB è stata l’unica a calcare la mano ed evidenziare questa situazione di disparità che, in concomitanza con l’inizio dei corsi per neo CR e neo CS, accentuerà di certo le difficoltà dei Comandi nella gestione ordinaria del servizio di Soccorso Tecnico Urgente.
Si è anche richiesto, sempre unica sigla sindacale a porre l’accento sulla problematica, di fare chiarezza sull’utilizzo di personale SATI sullo scenario del sisma, chiedendo una nuova ricognizione tra il personale disponibile, chiedendo di pubblicare, così come fatto per i funzionari un prospetto con le disponibilità distribuite per comandi e per specifiche competenze (SIPEC, FOLIUM, SGF e Personale), in modo da capire come si muove la direzione in tal senso e come mai ad oggi non risultano alla direzione SATI dell’Emilia Romagna impegnati nei comandi di cratere o presso i COA. Ha dichiarato dopo la premessa del direttore sulla situazione attuale di non aver nulla da dire…tranne aggiustare il tiro poco dopo facendo riferimento alla situazione generale ed alla ipotesi “da verificare” che in alcuni territori delle MARCHE alcuni gruppi di VF stessero affrontando il sisma sapendo di essere in “seconda fase”…..a noi è sorto il dubbio che questi signori non vivano la realtà, ma in un proprio mondo parallelo!!!