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In allegato le ulteriori osservazioni della RdB sulla proposta di soppressione di ufficio amministrativo nella sede di Campobasso (Provv. OO.PP. sede coordinata) ed il verbale dell'assemblea successiva.
Oggetto: Osservazioni sullo schema di regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
In relazione allo schema del regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti esaminato in occasione della riunione del 5 marzo 2009, la scrivente O.S., premesso che il tempo a disposizione non consente un esame approfondito del regolamento stesso, formula comunque le seguenti osservazioni di ordine generale, riservandosi di esprimere ulteriori considerazioni:
1) in merito all’intero Ministero:
- in relazione alla ripartizione, tra i due dipartimenti, delle direzioni del personale e AAGG e dei sistemi informativi, statistici e comunicazione, si sottolineano le difficoltà prodotte dalla separazione di servizi comuni e trasversali, di supporto ad entrambi i dipartimenti, la scrivente O. S. ribadisce quanto già sostenuto in sede di consultazione sul D.P.R. istitutivo del ministero e cioè che la Direzione generale del personale e gli AA.GG. avrebbe dovuto essere collocata in posizione di “terzietà” rispetto ai due Dipartimenti ;
- in relazione alla struttura periferica si rileva che, ai fini dell’instaurazione di corrette relazioni sindacali e delle elezioni delle RSU, è di fondamentale importanza che sia chiarito quale sia il livello di contrattazione (reale) più decentrato: in altre parole, se siano i dirigenti territoriali formalmente responsabili e titolari ai fini della contrattazione (vale a dire pienamente e discrezionalmente responsabili dell’assegnazione delle risorse finanziarie dei FUA decentrati e non solo, genericamente, delle relazioni sindacali, come indicato dall’art. 6, co 1°, sesta voce per i Provveditorati e dagli art. 9, co. 1, riga 9, co. 2, riga 11, co. 3, riga 11, co. 4, riga 10 per le Direzioni Generali Territoriali) o se, invece, il rapporto di dipendenza delle strutture periferiche sia tale da richiedere la contrattazione diretta con i capi dipartimento (ove questi fossero gli unici reali rappresentanti dell’amministrazione, titolari del potere discrezionale di decidere, in ultima istanza, la destinazione delle risorse), nel qual caso sarà necessario che il livello di contrattazione abbia luogo con i dipartimenti stessi (che sono comunque, evidentemente, gli unici competenti in materie che investano più di una struttura periferica, come la mobilità tra le DGT o i Provveditorati Interregionali: si sottolinea che, considerate le enormi distanze all’interno delle strutture periferiche, anche i processi di mobilità interna alle stesse, presentano gravi problemi, compresi quelli relativi alla gestione di corrette relazioni sindacali al fine di tutelare adeguatamente i lavoratori interessati,); in ogni caso, nel testo proposto, una RSU eletta al di sotto dei livelli di Provveditorato Interregionale o DGT non potrà comunque svolgere realmente le sue funzioni e si ripresenteranno i medesimi problemi riscontrati in occasione delle elezioni del 2004. In proposito, si precisa che è intendimento di questa O.S. di procedere ad elezioni di RSU che dispongano del reale potere di rappresentanza e contrattazione. In ogni caso, la scrivente O. S. chiede che le eventuali spese di spostamento (dovute alle accresciute distanze causate all’accorpamento delle strutture periferiche) sostenute dai propri rappresentanti per la partecipazione ad incontri convocati dall’amministrazione siano a carico dell’amministrazione;
- si fa presente che la costituzione del ruolo unico del mistero delle infrastrutture e dei trasporti e la soppressione dei precedenti ruoli (motorizzazione, aviazione e marina, lavori pubblici e registro italiano dighe) costituisce una condizione preliminare e ineludibile per l’effettiva unificazione del ministero stesso, che non è mai stata attuata e non può essere effettuata senza risolvere le complesse questioni che riguardano sia le funzioni svolte, sia il trattamento economico, sia aspetti normativi (come la decorrenza del primo inquadramento, questione che presenta problemi irrisolti di equità tra i lavoratori); la scrivente O. S. chiede quindi che venga affrontata prima dell’emanazione dello schema di regolamento, per non esasperare gli animi del personale, da lungo tempo in attesa di una effettiva unificazione;
- la scrivente O. S. chiede infine che venga reinserito nel decreto il contenuto dell’art. 11 (assegnazione di personale, soppresso nell’ultima versione dello schema di regolamento), a tutela della permanenza del personale nella sede ove attualmente presta servizio nel rispetto della professionalità acquisita.
2) in merito al Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale:
- in relazione alla Direzione generale per infrastrutture stradali, si rileva che le attività di indirizzo, vigilanza e controllo sull’ANAS e sui gestori delle infrastrutture viarie sono attribuite a tre divisioni, vale a dire alla seconda (Programmazione di settore: vigilanza tecnico-finanziaria ed operative sugli interventi ANAS), alla terza (Vigilanza sulle concessionarie stradali) e alla quarta (Vigilanza su ANAS). Al fine di evitare inutili sovrapposizioni a scapito dell’efficienza delle attività stesse, la scrivente O. S. chiede che sia definita in modo netto e inequivocabile la suddivisione delle competenze in materia tra le citate divisioni;
- sempre nell’ambito della Direzione generale per infrastrutture stradali, si rileva come le attività di supporto attribuite alla divisione sesta (Attuazione leggi speciali di settore e classificazione strade di interesse nazionale e regionale) siano di natura trasversale, così come le attribuzioni della divisione settima (Attuazione del Codice della strada in materia di infrastrutture) in materia di archivio nazionale delle strade e le competenze da svolgere d’intesa con la Direzione generale per la sicurezza stradale comportino il rischio di sovrapposizioni di intervento e possano essere causa di inefficienza e rallentamento nell’attività amministrativa;
- in merito alla specificità della Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche, di nuova costituzione, si precisa che la direzione citata verte in condizioni di criticità operative come rappresentato più volte da questa O.S. e da gran parte dei dirigenti con note inviate all'On. Matteoli. (organico ridotto al 30% in continua diminuzione, condizioni di rischio sul controllo dighe). Valgono sul piano generale le osservazioni già poste da questa O.S. con nota inviata all'Amministrazione ex Infrastrutture l'11 ottobre 2007 in merito al precedente documento di organizzazione, che proponeva l'accorpamento di alcune funzioni dirigenziali. La scrivente O. S. reitera la richiesta più volte posta di un esame congiunto in merito alla pregiudiziale necessità di esplicitare i criteri di organizzazione del lavoro, con riferimento alle problematiche relative all'accorpamento delle due strutture confluite, alle sedi di servizio, alle suddette forti condizioni di criticità, alle esigenze di risparmio, alla vertenza dei lavoratori non ancora trasferiti. Nello specifico la scrivente O. S. chiede di rendere esplicite nelle declaratorie funzionali delle divisioni prima e nona le attività inerenti agli archivi storico e corrente ed annesse funzioni di protocollo. Tali attività, congiunte alle strutture informatizzate (banche dati) sono intimamente connesse all'intera attività di core mission della D.G. in parola (protezione civile) e sono state affidate all'esterno, in via provvisoria, per sopperire alle criticità della struttura negli ultimi tre anni. Ciò sta provocando disfunzioni ed un forte aggravio di spesa. E' necessaria pertanto l'immediata apertura di una fase di confronto sull'organizzazione del lavoro, con particolare riferimento alla reinternalizzazione dei servizi ed alle criticità da superare, anche a fronte dell'ordinanza PCM 3736 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 2009, che istituisce la figura di un unico commissario delegato per la messa in sicurezza dighe, dotato di amplissimi poteri in deroga, tali da rischiare la sovrapposizione di competenze con possibile riflesso negativo sulle delicate funzioni istituzionali assegnate alla D.G. in questione. La stessa ordinanza, vincolando l'intero ammontare delle risorse in entrata dei concessionari delle dighe al funzionamento della D.G. stessa, rischia da un lato di produrre ulteriori sprechi se non si supera la suddetta condizione di criticità e, dall'altro, impedirà di utilizzare una parte seppur piccola delle risorse per finanziare congruentemente altre urgenti necessità del ministero (CPA).
- in relazione al Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Lazio Abruzzo Sardegna, si rileva la soppressione dell’ufficio amministrativo di Cagliari e l’inglobamento delle sue funzioni nell’ufficio tecnico e affari generali (n. 10); si osserva che, al contempo, la sede di Roma ha mantenuto due uffici amministrativi come pure la sede dell’Aquila ha mantenuto il proprio ufficio amministrativo. La scrivente O. S. chiede la reistituzione dell'ufficio amministrativo di Cagliari e della relativa posizione dirigenziale (area amministrativa), ciò anche in quanto (secondo quanto confermato dall'attuale provveditore e per le vie brevi da alcuni funzionari del Ministero – sede centrale) l'ufficio avrebbe a breve la possibilità di gestire in modo diretto le assegnazioni finanziarie relative ad importanti capitoli di spesa, escludendo il tradizionale tramite degli uffici amministrativi della sede centrale di Roma del Provveditorato.
3) in merito al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici:
- in merito alla Direzione generale per la motorizzazione, si sottolinea che la divisione settima (Centro elaborazione dati motorizzazione), oltre a costituire una duplicazione delle funzioni di gestione delle reti informatiche (duplicazioni che dovrebbero, a giudizio della scrivente O. S., essere definitivamente superate ed unificate, con il conseguente risparmio di gestione ed il conseguimento di una maggiore efficienza), annovera tra le sue attribuzioni la gestione dell’archivio nazionale degli incidenti stradali che, pur previsto dal Codice, non risulta a tutt’oggi attivo: la scrivente O. S. sottolinea l’importanza di tale archivio e ne chiede l’attivazione nel più breve tempo possibile;
- in merito alla Direzione generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, la scrivente O. S. ritiene inaccettabile la soppressione delle funzioni di disciplina della formazione, dell’addestramento e della certificazione del personale marittimo e definizione delle abilitazioni e delle qualifiche professionali e relativa attività di monitoraggio, autorizzazione ad enti e organismi di formazione per la relativa attività e relative attività di monitoraggio, gestione e sviluppo del sistema informativo della gente di mare e determinazione delle tabelle di armamento del naviglio nazionale, precedentemente attribuite alla divisione prima (personale della navigazione marittima ed interna e affari generali) e di vigilanza sugli organismi ed enti autorizzati alla formazione e all’addestramento, precedentemente attribuite alla divisione quinta (vigilanza, monitoraggio ed estimo navale per la navigazione marittima ed interna). La soppressione di tali competenze nell’ultima versione dello schema di regolamento è, a giudizio della scrivente O. S., estremamente grave anche alla luce delle condizioni del personale civile impiegato presso le capitanerie di porto: questa O.S. è costretta a constatare che, malgrado le ripetute richieste, anche in questa occasione non è prevista alcuna forma di struttura periferica indipendente dal corpo militare per lo svolgimento dei compiti civili, né tra i Provveditorati Interregionali per le opere pubbliche (che pure conservano gli Uffici opere marittime, ai quali potrebbe far capo il personale civile delle capitanerie), né tra le DGT. a tal fine la scrivente O. S. chiede, al contrario, che sia prevista e inserita nello schema di regolamento una struttura gerarchica periferica civile, autonoma dal comando generale militare delle capitanerie di porto, che coordini e gestisca le funzioni civili delle capitanerie stesse, che devono essere gestite esclusivamente, ove possibile, dal personale civile ivi impiegato;
- in relazione alla direzione generale per gli aeroporti e il trasporto aereo, la scrivente organizzazione sindacale, ai fini del mantenimento degli attuali livelli di efficienza, chiede che la competenza in materia di affari generali (gestione SAP, controllo di gestione etc.), in quanto servizio trasversale rivolto alla totalità degli uffici, sia mantenuta in carico alla struttura di segreteria della direzione stessa e non attribuita alla divisione prima (Affari giuridico legali e contenzioso). Per quanto concerne la distribuzione delle competenze tra gli uffici, la scrivente O. S. rileva una incongruenza nell’attribuzione di competenze prevalentemente economiche ad uffici non idonei a tale funzione; al fine di massimizzare l’efficienza della direzione generale, razionalizzando l’impiego delle risorse e valorizzare le professionalità dei dipendenti, la scrivente O. S. chiede, segnatamente: che le funzioni di istruttoria e approvazione di delibere degli enti vigilati (le quali presentano un carattere prevalentemente economico) non siano attribuite alla divisione prima (Affari giuridico legali e contenzioso) ma alla divisione seconda (Demanio aeronautico civile, affari economici e bilancio); la scrivente O. S. chiede inoltre che i provvedimenti in materia di tariffe per la gestione dello spazio aereo e disciplina delle esenzioni tariffarie in materia di servizi di navigazione aerea non siano attribuiti alla divisione quinta (Programmazione e rapporti convenzionali con enti vigilati) ma alla divisione terza (Trasporto aereo e politica tariffaria). La scrivente O. S. chiede inoltre che le funzioni di vigilanza e controllo su EUROCONTROL (almeno sulla partecipazione dell’ENAC, in quanto ente vigilato, a tale organismo), scomparse nell’ultima versione dello schema di regolamento (nella precedente versione erano attribuite alla divisione terza), vengano comunque esercitate dalla direzione generale per gli aeroporti e il trasporto aereo e permanentemente assegnate ad un ufficio della direzione stessa;
- la struttura della direzione dei sistemi informativi, statistici e comunicazione, così come viene presentata nello schema di decreto, non rispecchia affatto, a giudizio della scrivente O. S., i principi delineati dalla legge n.150 del 2000 in materia di comunicazione. In proposito si rileva che le competenze in materia di comunicazione sono intese come singole funzioni separate le une dalle altre (comunicazione interna e esterna, relazioni con la stampa, internet e intranet, URP e comunicazioni promozionali su funzioni istituzionali come la sicurezza stradale etc.), solo in parte attribuite alla direzione generale stessa e variamente distribuite invece su numerose direzioni e su uffici in posizione di staff del ministro. La scrivente O. S. chiede, al contrario, che vengano pienamente recepiti ed attuati i principi della normativa citata, riunendo in una struttura unica tutte le funzioni di comunicazione, rendendone possibile una gestione unica, pianificata ed efficiente.
Roma, 9 marzo 2009
Coordinamento Nazionale RdBCUB Ministero Infrastrutture e Trasporti
Pasquale Aiello- Catia Cariglia - Riccardo Di Pietro - Massimo Mancini
Lorenzo Piangatelli - Paola Musu - Renato Sciortino - Maria Volpe Rinaldi